Vasi che si schiudono come steli, che si piegano sinuosi
come per fare un inchino, bagliori iridescenti di conchiglie,
nella pasta di vetro, arabeschi vegetali che creano profili
inediti. E' davvero entusiasmante la mostra che apre l'anno
culturale italo-ungherese 2013, con le coppe che provengono
dal museo di Arti Applicate di Budapest. Non solo vetro, ma
anche arazzi, bronzetti e gioielli con i quali gli artisti
giocarono a riprodurre le forme della natura. Tra gli
artisti autori dei meravigliosi lavori figura anche l'italiano
Galileo Chini che abbiamo conosciuto alcuni anni fa per una
splendida mostra alla Gnam e autore delle decorazioni del
villino Cagiati in Prati, uno dei più bei villini liberty
di Roma in via Virginio Orsini 25.
Palazzo Caffarelli sul Campidoglio,
foto di Piero Tucci.
La mostra resta aperta fino al 28 aprile ai musei Capitolini.
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