martedì 2 aprile 2013

Nel bene o nel male è stato immagine di Roma


   Se n'è andato il cantautore Franco Califano, giornali e web
parlano in modo molto più autorevole di me sulla sua contrastata
figura di uomo e di artista. Vogliamo solo esprimere un
commento su un personaggio che possiamo considerare
romano a tutti gli effetti anche se era nato in aereo nel
cielo libico nel 1938. Fin da piccolo è sempre vissuto
a Roma tranne un periodo di otto anni in cui è stato a
Milano. E' stato arrestato due volte per possesso di
stupefacenti, la prima volta nel 1970 insieme a Walter
Chiari, una seconda volta nel 1983 per lo stesso motivo
e per porto d'armi con Enzo Tortora. In entrambi i
casi era stato assolto.
immagine tratta da:
www.it.wikipedia.org

   Ma noi, come tutti i romani lo ricorderemo sempre per
le bellissime canzoni d'amore che aveva composto per se
e per altri cantanti, queste lo rendono immortale:
Minuetto per Mia Martini,
La musica è finita e Una ragione di più per Ornella Vanoni,
Un grande amore a niente più, vincitrice del festival di
Sanremo nel 1973 per Peppino di Capri,
E la chiamano estate per Bruno Martino,
Semo gente de borgata per Edoardo Vianello e Wilma Goich,
Un'estate fa, per Mina,
ma soprattutto ci resterà di lui "Tutto il resto è noia" le cui
parole  portava incise sul braccio.
   Ha cantato fino a pochi giorni fa, si è esibito al teatro
Sistina il giorno 18, sembra che sulla sua tomba verrà scritto,
come da suo volere: "Non escludo il ritorno" che fu anche una
canzone sua e dei Tiromancino con la quale si presentò a
Sanremo nel 2005.
   Per il Natale di Roma, il 21 aprile, il Comune gli vuole
dedicare un concerto in una piazza cittadina, mi sembra
un'ottima idea.

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