mercoledì 3 aprile 2013

L'Eur il quartiere del passato prossimo e del futuro.



   Tutti sanno che il quartiere dell'EUR è nato da una scommessa:
doveva essere la sede dell'esposizione internazionale del 1942,
una scommessa di pace e benessere che non si potè attuare perchè
nel 1940 l'Italia entrò in guerra. Così addio sogni di gloria,
alcuni palazzi già costruiti rimase dritti e solitari nella
campagna romana avendo già un aspetto metafisico. Dopo la guerra
il progetto venne ripreso ma profondamente cambiato. Gli edifici
avviati vennero terminati, le altre aree libere vennero edificate
con nuovi progetti che si possono definire "international style",
grattacieli con superfici specchiate, un po' tutti simili, da Roma
a New York, ma il tempo era questo e ha lasciato i suoi segni.
Ancora oggi l'Eur è un quartiere di alta qualità, ancora oggi vi
sono progetti che fanno discutere, è in via di conclusione la
"Nuvola di Fuksas", ovvero il Centro Congressi, si sta costruendo
un acquario sotto il laghetto, vi sono progetti contestati che
riguardano i grattacieli del ministero delle finanze e nell'area
dell'ex Velodromo, qualcuno voleva fare una gara di formula uno
nelle strade del quartiere.

   Per i romani l'Eur è il quartiere dal volto moderno che
frequentano la domenica per le passeggiate nel parco che circonda
il laghetto, è il quartiere che attraversano correndo verso il
mare quando si vuole trascorrere una giornata ad Ostia, un po'
di sole a buon mercato.
Tre immagini dell'Eur, nell'ordine:
il palazzo della Civiltà Italiana, il palazzo dei Congressi e la Nuvola di Fuksas.

   Adesso c'è un bel libro che ricostruisce la storia del
quartiere e i suoi valori urbanistici e architettonici:
Valeriani e Innamorati, Eur quartier di architetture, ed. De Luca, € 40.

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