domenica 19 maggio 2013

Alla scoperta della storia dei cinema di Roma, in bici naturalmente!


     L'itinerario di oggi era dedicato alle sale cinematografiche di Roma. Attraverso di esse, come in un flash back ci troviamo nella Roma dei primi del Novecento capitale di un giovane Stato che vuole misurarsi con le grandi nazioni europee, le sale cinematografiche sono adattate in palazzi antichi del centro storico oppure in locali dedicati al cinema e al teatro leggero tra barocchetto e stile "parigino". Attraverso il fascismo la città vede sorgere sale cinematografiche in stile razionalista e littorio, negli anni della ricostruzione il cinema conosce un vero boom, parallelo al boom economico degli anni Sessanta, anche le sale cinematografiche cambiano volto, diventano espressioniste. In questi anni Cinecittà è la seconda capitale mondiale del cinema dopo Hollywood, a Roma si contano 250 sale, sparse su tutto il territorio anche in periferia.
     Nel 1968 e negli anni della contestazione studentesca e giovanile sorgono i cinema d'essay, in essi si entra con una tessera annuale, si vedono film di qualità e al termine di si partecipa al dibattito.
     Con lo sviluppo della televisione privata, che ha moltiplicato l'offerta dei film portandola in tutte le case, la possibilità di noleggiare i film prima in videocassetta poi in DVD, ha portato alla crisi del cinema. Resistono solo le multisale, ma anch'esse hanno consistenti problemi di gestione. Negli anni in cui Walter Veltroni è stato sindaco di Roma vi è stato un notevole sforzo verso il cinema e le sale cinematrografiche considerate come luoghi di cultura. A questo sindaco si devono la Casa del Cinema nella Casina delle Rose dentro villa Borghese (dal 2004) e il restauro del cinema Farnese a Campo de Fiori con il recupero del cinema Aquila nella via omonima al Pigneto, quest'ultimo era un bene confiscato alla mafia.
      Questo itinerario permette di riscoprire in alcuni luoghi di Roma trasformati ora in supermercato, ora in sala bingo, in un edificio anonimo, attraverso un dettaglio, un mosaico, un bassorilievo, un lampadario, le tracce di un passato da non disperdere, di un'architettura, di uno stile.

Qui venne proiettato il primo film a Roma.
     Alla partenza dal Colosseo siamo in 25. Prima tappa in via del Mortaro dove nel 1896 vi fu la prima proiezione cinematografica di Roma nello studio del fotografo Liure, oggi - al suo posto - c'è un noto ed elegante ristorante.
     Seconda tappa in piazza Cavour dove si trova il cinema Adriano costruito nel 1898 su progetto dell'ing. Luigi Rolland, era in legno, dopo sette mesi andò in bruciato e fu ricostruito parzialmente in cemento armato. Dal 1936 al 1950 fu sede dell'orchestra e del coro dell'Accademia di Santa Cecilia. Nel 1950 l'interno fu trasformato in due sale, una con ingresso sulla piazza e un'altra da via Cicerone. Nel 1965 vi si esibirono i Beatles nell'unica tournee italiana. Nel 1997 è stato trasformato in una multisala con ben 10 schermi.
Eccoci in piazza San Lorenzo in Lucina.
     Terza tappa in piazza San Lorenzo in Lucina dove abbiamo visto - purtroppo solo dall'esterno - l'ex cinema Corso ora Spazio Etoile, progettato da Marcello Piacentini nel 1918. Aveva la cupola apribile e rilievi di Arturo Dazzi. Negli anni Settanta una ristrutturazione comportò la distruzione di questi rilievi interni. Negli anni Novanta venne trasformato in un centro congressi. Nel gennaio del 2012 è diventato la boutique della maison parigina Luis Vuitton, è stato ristrutturato dall'arch. Peter Marino.
     Quarta tappa - dopo breve spostamento - al cinema Trevi sede della cineteca di Stato. E' il "cinema più bello del mondo" per lo scrittore romano Marco Lodoli, una sua parete vetrata permette di vedere i resti di una domus romana e di un castello delle acque dell'acquedotto dell'Acqua Vergine.

Eccoci davanti e dentro al cinema Trevi.
     Adesso una lunga cavalcata ci porta in via Bergamo, vicinissima a piazza Fiume, qui ci siamo impegnati per fare in bici tutta la salita di via Nazionale. Abbiamo visitato un cinema in stile littorio, costruito nel 1938 dall'arch. Francesco De Intinis. Era anche teatro, vi si sono esibiti Totò, Rascel, Sordi. Nel 1951 l'interno è stato ristrutturato da Fabio Dinelli (lo stesso autore del grattacielo Alitalia all'Eur). La facciata è rimasta nello stile del Ventennio.
     Ancora una bella passeggiata fino a via Pastrengo dove era il cinema Capitol e i grandi magazzini CIM. Il cinema si trovava al piano seminterrato ed era molto lussuoso. Oggi il palazzo è della Banca d'Italia. In una saletta attigua al cinema Vittorio Mussolini (secondogenito di Benito) proittò per se e per i suoi amici film americani sequestrati su una nave militare USA.
     Proseguiamo con un lungo spostamento fino al cinema Maestoso in via Appia Nuova nel quartiere Appio Latino, ma lungo la strada la maggior parte degli amici ci salutano. Restiamo solo in 5. I "resistenti" meritano una foto ricordo. 
Una foto ricordo per i "superstiti",
il quinto sono io, l'autore di questo blog!!
Tutte le foto sono di Piero Tucci, il loro uso è libero.
     Il cinema Maestoso fu costruito nel 1956 su progetto del grande ingegnere Riccardo Morandi. E' il primo edificio di Roma costruito per essere unicamente cinema. La sua facciata era la sigla di una trasmissione televisiva degli anni Sessanta "Andiamo al cinema". La facciata di notte si illuminava e diventava un faro sulla città. Trasformato in multisala, purtroppo la proprietà vuole ulteriormente trasformarlo in albergo con palestra e centro benessere. Se ciò avvenisse sarebbe un vero peccato. Il XI municipio con 130.000 abitanti resterebbe con il solo cinema Trianon.
     E' stato un bel giro!

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