L'artista che ha realizzato la statua a Giovanni Paolo II
in piazza dei Cinquecento, davanti alla stazione Termini,
è stato tanto criticato, ha dovuto accettare una modifica
della stessa da una commissione di saggi con la Soprintendente
della Galleria d'Arte Moderna di Roma Maria Vittoria Marini
Clarelli. Ebbene questo autore ha realizzato un lavoro per
l'avvocatura dello Stato, in via dei Portoghesi, che è stata
inaugurata martedì 9 aprile, si tratta della statua di
Antigone, ma questa volta gli apprezzamenti sono stati
unanimi. Esprime il pianto di Antigone per la morte del
fratello Polinice. La statua ha trovato posto nella sala
settecentesca restaurata dell'ex consiglio del convento
degli Agostiniani. Oggi è la sala della biblioteca. Questo
lato del Convento è stato progettato da Luigi Vanvitelli,
lo stesso della Reggia di Caserta.
In quest'opera Rainaldi sembra realizzare un'opera che
potrebbe ricordare le sculture di Moore e Arp. La nicchia
in cui la statua si trova sembra rievocare la grotta nella
quale Antigone fu sepolta viva dalla zio Creonte per aver
disobbedito alla legge dello Stato e voluto, fedele a
quella degli dei, seppellire suo fratello Polimene che,
sconfitto da Creonte, doveva essere lasciato ai corvi.
L'antico rivive nell'arte contemporanea. Speriamo che
questa occasione permetta l'apertura al pubblico dei
locali dell'Avvocatura dello Stato, tesori da mostrare
ne ha tanti!
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