giovedì 27 giugno 2013

C'è ancora molta strada da fare per il rispetto di bici e ciclisti!

   Un episodio incredibile, al punto da non sembrare vero ci è stato riferito ieri da un nostro amico di Vediromainbici. Rino ha raggiunto in bici palazzo Altieri, in piazza del Gesù, al centro della nostra città. E' entrato nel cortile e ha visto che una metà era utilizzato come parcheggio di automobili e un'altra metà come parcheggio di motorini. "Benissimo!" ha pensato, "parcheggio qui la mia bici!". Niente da fare. E' arrivato il portiere del nobile palazzo e gli ha comunicato che nel cortile è vietato parcheggiare le bici. A nulla sono servite le rimostranze di Rino, ha dovuto portare fuori la bici e parcheggiarla nella piazza legandola ad un palo.
   Questo episodio incredibile dimostra che ancora c'è molta strada da fare per il rispetto delle bici e dei ciclisti, ma come, si dovrebbe essere ben felici che sempre più persone utilizzano le biciclette per andare a lavoro, a scuola o negli spostamenti quotidiani, andare in bici significa meno inquinamento, meno traffico, esercizio fisico e salute per chi usa la bicicletta, una città meno congestionata dal traffico e meno inquinata per tutti i cittadini compresi gli automobilisti. Adesso abbiamo a Roma anche un sindaco che va in bici tutti i giorni, ma a quanto pare la cultura dell'auto a tutti i costi imperversa ancora.
   L'episodio che ho raccontato può essere documentato con nomi, cognomi, orari e luoghi.

   Palazzo Altieri è un nobile palazzo romano del Seicento, fu voluto dalla famiglia omonima che ebbe con papa Clemente X (1670-76) una grande affermazione. Fu costruì su progetto di Giovanni Antonio De Rossi nel 1650. Il salone è affrescato da Carlo Maratta e Giovanni Belloni. Essendo un edificio di grandissime dimensioni ha avuto nel tempo diversi utilizzi. E' caro al ricordo di tanti romani perchè in esso abitò l'indimenticabile attrice Anna Magnani. Fu sede di una grande e famosa sartoria, vi ebbe la sede di rappresentanza l'ABI, è stato set cinematografico (es. fu scelto da Fellini per "L'Amore in città).

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