Al Macro fino al 31 dicembre 2014 un'opera di Toshiko Horiuchi
Mac Adam per la rassegna voluta da Enel Contemporanea. Si tratta
di un'anziana signora giapponese che inventa opere d'arte che
sono anche parchi giochi. Oppure il contrario, vedete e poi
decidete voi. Si tratta di luoghi avventurosi, coloratissimi,
che abbagliano gli occhi e la nostra fantasia, nei quali immergersi
per sentirsi liberi e tornare bambini.
Al Macro di via Nizza in questi giorni si può vedere e vivere il
grande lavoro dell'artista giapponese per la settima edizione di
Enel Contemporanea che è stato collocato nella galleria vetrata
che una volta era l'ingresso principale al museo già fabbrica della
Birra Peroni. Si tratta di una scultura tessile e aerea, una rete
intrecciata nella quale si può entrare, toccare, a differenza di
tutte le opere da museo che non si possono toccare.
Con opere come questa l'artista vuole andare incontro al pubblico,
renderlo partecipe delle sue creazioni superando la barriera tra
opera d'arte e pubblico, come fa ormai da molti anni, a partire dal
Canada dove ormai l'artista vive da molti anni.
Verso le ore 17 ho visto l'opera rendersi via, popolata da una
decina di bambini che sono saliti sopra e dentro di essa, le mamme
li attendevano intorno, sedute su appositi sedili che hanno sotto
gli scomparti per contenere le scarpe, perchè, certò su questa
struttura-gioco-divertimento bisogna andare scalzi. E' stato bello
ho visto e assistito ad una scena con tanta allegria.
Al Macro di via Nizza (piazza Fiume) aperto tutti i giorni tranne
il lunedì dalle ore 11 alle ore 19, il sabato fino alle 22. Per ogni
altra informazione consultare il sito: www.museomacro.org
Tutte le foto sono state scattate dall'autore del blog.
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