lunedì 6 gennaio 2014

Oggi è la Befana. Per i romani è una gran festa!

   Oggi, 6 gennaio è la festa dell'Epifania, per i romani è una grande festa, per tutti, per i bambini in particolare. L'epicentro di questa festa è piazza Navona uno dei complessi urbanistici più armoniosi, spettacolari e caratteristici di Roma barocca. Belli, nato nelle vicinanze disse: “Se po’ fregà Ppiazza Navona mia / e dde San Pietro e dde piazza de Spagna / Cuesta nun è una piazza, è una campaggna / un treato, una fiera, un’allegria”.
Una immagine delle bancarelle di piazza Navona,
da: guide.supereva.it.

   La piazza è delimitata da edifici che sorsero sui resti dello stadio di Domiziano del quale conserva la forma e le dimensioni: m 240 x 65. Prende il nome dai giochi agonali.
   Al centro ecco la fontana dei Fiumi. Una delle più belle e fantasiose opere del Bernini (1648-51) che si conquistò con essa il favore di Innocenxo X Pamphili. Su una scogliera – vuota nel mezzo – si trovano le personificazioni del Nilo, Gange, Danubio e Rio della Plata (sembra proteggersi con il braccio alzato) simbolo dei quattro continenti allora conosciuti, manca l’Oceania che venne scoperta nel Settecento. Celebre la leggenda della rivalità tra Bernini e Borromini. Al di sopra un obelisco, imitazione romana dei tempi di Domiziano, proviene dal circo di Massenzio sull’Appia Antica.
   Sul lato Nord si trova la fontana del Nettuno di Della Porta con sculture del 1873.
   Sul lato Sud ecco la fontana del Moro del Mari su bozzetto del Bernini, rappresenta un etiope che lotta un delfino.
   La piazza è caratterizzata dalla chiesa di Sant'Agnese in Agone. Sorse nel luogo in cui la santa venne esposta nuda alla gogna. Iniziata da Carlo e Girolamo Rainaldi e compiuta dal Borromini, a lui si deve la facciata concava, la cupola e i campanili gemelli.
   In continuità con la facciata della chiesa ecco palazzo Pamphili di Girolamo Rainaldi del 1644-50, donato dal papa Innocenzo X a Olimpia Maidalchini, sua cognata. Nel salone la volta è affrescata con “Fatti del vita di Enea” di Pietro da Cortona.
   Nel lato Sud della piazza si trovano: palazzo Lancellotti di Pirro Ligorio (autore di villa d’Este a Tivoli) e palazzo Braschi di Cosimo Morelli per papa Pio VI tra la fine del Settecento e i primi dell’Ottocento.
   Nel lato Est si trova la chiesa di Nostra Signora del Sacro Cuore, la prima chiesa eretta a Roma dopo la cattività avignonese (1305-1377). Nell’Ottocento venne restaurata da Luca Carimini.

   Una piccola testa di uomo è murata tra due finestre al secondo piano del civico 34, si tratta di un oste che aveva sparlato di papa Sisto V, il “papa tosto”. Dal 1400 la piazza ha ospitato il mercato di frutta e verdura poi spostato a Campo de’ Fiori. La tradizione del mercato rivive tra il Natale e la Befana per dolciumi, giocattoli e statuine del presepe. 

Nessun commento:

Posta un commento