Le Terme di Diocleziano furono iniziate nel 298 e compiute tra il 305 e il 306 per volere dell'imperatore Diocleziano. Erano le più grandiose di Roma e coprivano una superficie di 376 X 361 metri, corrispondenti press'a poco allo spazio rettangolare compreso tra la piazza di San Bernardo e il cortile della Corte dei Conti nel palazzo del Ministero delle Finanze a Nord Ovest, la via del Viminale e la piazza dei Cinquecento a Sud Est, la via Volturno a Nord Est e la via Torino a Sud Ovest. Per la sua costruzione furono impiegati 40.000 cristiani, comunque tra i ruderi sono stati trovati mattoni sui quali sono impressi segni di croce.
La pianta del colossale stabilimento - che
poteva ospitare 3.000 bagnanti contemporaneamente - era analoga a quella delle
altre terme: un corpo di fabbrica centrale circondato da giardini con ninfei,
esedre e con gruppi di sale all'interno. L'esedra principale, che serviva da
cavea per assistere alle esercitazioni ginnastiche, è ripetuta nelle sue linee
generali (m 144 di diametro) dai palazzi del Koch in piazza della Repubblica,
non era interrotta però nel mezzo da via Nazionale perchè allora l'ingresso
alle terme era dal lato opposto.
Le foto delle Terme di Diocleziano sono dell'autore del blog,
il loro uso è libero.
Il sistema di riscaldamento delle sale
termali era quello a ipocausto ottenuto, come è noto, mediante la circolazione
dell'aria calda nelle intercapedini realizzate sotto i pavimenti e intorno alle
pareti. Furono gravemente danneggiate dai Visigoti di Alarico nel 410 e nel
corso della guerra gotica, in quell'occasione vi fu il taglio degli acquedotti
attuato dagli Ostrogoti di Vitige nel 546 che determinò l'abbandono delle terme. Tra i tanti visitatori Francesco Petrarca, in
una lettera, ci ricorda la viva commozione con cui visitò questi luoghi, ancora
in epoca rinascimentale buona parte della decorazione marmorea era conservata
come dimostrano i disegni di Bramante, Peruzzi, Palladio ed altri. All'interno
delle terme si stabilirono case private, magazzini, fienili con intorno orti e
vigne. L'attuale basilica era una sala di equitazione. Al tempo
dell'occupazione francese la Certosa divenne una caserma.
Nessun commento:
Posta un commento