Una bella notizia per gli amanti di Roma è il completamento del restauro della chiesa dei Cappucci in via Veneto. Una chiesa che ha sempre suscitato una curiosità morbosa verso turisti e romani, io sono entrato solo una volta nei sotterranei dove c'è il cimitero dei Cappuccini, non ci entrerò più. Tutti gli arredi barocchi fatti con gli scheletri dei frati morti non mi piace e non lo trovo rispettoso delle persone un tempo vive.
Ad ogni buon conto questa mattina, libero da impegni di lavoro, prendo la bici e vado a visitarla. Dopo due anni di chiusura al pubblico e due milioni di euro per i restauri la chiesa del Seicento è stata restituita a fedeli, cittadini e turisti. E' tornato all'antico splendore anche il crocifisso ligneo del Cinquecento attribuito dalla tradizione dei frati a Michelangelo e il San Francesco d'Assisi del Domenichino.
Il vero nome della chiesa è Santa Maria della Concezione o Nostra Signora della Concezione dei Cappuccini. Venne fatta costruire da papa Urbano VIII in onore di suo fratello Antonio Barberini che faceva parte dell'ordine dei Cappuccini la cui tomba è tutt'ora conservata all'interno della chiesa di fronte all'altare maggiore. Qui si trova la tomba di Padre Mariano da Torino, voce della radio degli anni Cinquanta e poi della Televisione negli anni Sessanta.
Mi ha fatto piacere rivedere uno dei capolavori di Guido Reni: "L'Arcangelo Michele che ricaccia i dannati all'inferno". Roma sorprende sempre.
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