La scalinata di Trinità de' Monti è uno dei simboli di Roma. Lo Stato, la Soprintendenza, il Comune non ce la fanno a restaurare e tenere in modo dignitoso monumenti, aree archeologiche e parchi cittadini. Per nostra fortuna, come per il Colosseo, come per Fontana di Trevi, come per la Piramide si è trovato uno sponsor privato disposto a mettere i soldi per i lavori necessari. Il gioielliere Bulgari ha stanziato 1,5
milioni per la scalinata in occasione dei 130 anni della maison di via Condotti. Ai festeggiamenti anche Carla Bruni. I lavori dureranno due anni, la scalinata sarà chiusa a spicchi per permetterne la fruibilità a romani e turisti.
Trinità de' Monti è una delle più scenografiche, movimentate e pittoresche
scalinate di Roma e uno degli ambienti urbanistici settecenteschi più
significativi. Progettata da Francesco De Sanctis
nel 1723-26, fu finanziata con un lascito dell’ambasciatore francese a Roma. Si
compone di rampe di 12 scalini per complessivi 138 gradini. All’inizio si
trovano i gigli di Francia e le aquile di Innocenzo XIII Conti. In maggio vi si
tiene l’infiorata delle azalee, a Natale un presepio ambientato negli
acquerelli di Franz, in estate sfilate di moda. Un tempo qui si ponevano le
modelle dei pittori di via Margutta a vendere mazzolini di fiori. Sulla destra
si trova la casina Rossa dove morì Keats e vi abitò Shelley, poeti romantici
inglesi dell’Ottocento. Dal 2008 un ascensore collega la stazione della metro
con la vetta della scalinata.
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