Sede del Noviziato della Compagnia di Gesù, situata di fronte alla manica lunga del Quirinale, la chiesa fu costruita tra il 1658 e il 1671 su progetto di Gian Lorenzo Bernini per commissione del nipote di Innocenzo X[1] il cardinale Camillo Pamphili.
La facciata si apre su un piccolo sagrato
dilatato da due ali concave che ampliano lo spazio in modo illusionistico. La
facciata è completata da una gradinata semicircolare ed un portico monumentale
con lo stemma dei Pamphili retto da colonne corinzie che copre la finestra
della facciata.
L'interno ha una pianta ovale con l'asse
maggiore trasversale, è splendido di marmi, dorature, stucchi. L'altare
maggiore è costituito da una cappella in cui la pala d'altare è illuminata da
una fonte di luce nascosta secondo un espediente teatrale (la stessa cosa aveva
fatto Bernini nella cappella Cornaro in Santa Maria della Vittoria) Crocifissione di Sant'Andrea del
Borgognone[2] al
di sopra splendida raggera dorata con angeli e cherubini del Raggi. Nella prima
cappella di destra all'altare Morte di
San Francesco Saverio[3] del Baciccia 1706.
Nella seconda cappella a sinistra La Madonna appare a San Stanislao Kostka[4] di
Carlo Maratta[5], 1687.
Il successivo ampliamento della strada ha
comportato la riduzioni delle ali della facciata in modo che oggi appaiono
arretrate rispetto alla scalinata. Nelle stanze annesse alla chiesa, la statua
di San Stanislao Kostka morente, di Pierre Legros.
Nell'andito a sinistra dell'altare
maggiore è sepolto Carlo Emanuele IV di Savoia[6].
Due immagini della chiesa di Sant'Andrea al Quirinale,
foto dell'autore del blog, il loro uso è libero.
[1] Innocenzo X Giovanni Battista Pamphili, Papa dal 1644 al 1655. Nunzio
in Francia e Spagna, cardinale dal 1629, cercò di rafforzare lo Stato della
Chiesa mantenendone l'autonomia. Protesse gli artisti, tra questi Bernini e
Borromini. Lottò contro i Barberini del predecessore Urbano VIII. Condannò
Giansenio, fu attivo nella Controriforma. La cognata donna Olimpia Maidalchini
detta la Pimpaccia curò i suoi interessi e venne odiata dal popolo come
testimonia Pasquino. Incaricò il Bernini di progettare la chiesa di Sant'Andrea
al Quirinale, la fontana dei Quattro Fiumi in piazza Navona.
[2] Borgognone (1621-1675) pittore francese noto in Italia come Giacomo
Cortese. La sua formazione artistica è essenzialmente italiana visse in Italia,
a Roma si accostò alla lezione accademica del Reni e a Pietro da Cortona.
Miracolo dei pani e dei pesci in Santa Croce.
[3] San Francesco Saverio missionario gesuita spagnolo, proclamato
santo nel 1622 da Gregorio XV, il suo culto è ammesso dalla chiesa anglicana.
E' vissuto nella prima metà del Cinquecento, è morto in India, la sua tomba
nella cattedrale di Goa.
[4] Stanislao Kostka gesuita polacco proclamato santo da papa Benedetto
XIII nel 1726, è morto a soli 18 anni. Di nobile famiglia, è vissuto tra il
1550 e il 1568.
[5] Carlo Maratta (Camerano, Ancona 1625 - Roma 1713) Pittore. La sua
produzione è caratterizzata da un suggestivo accademismo, realizzò grandi tele
a soggetto religioso come l'Immacolata Concezione a Siena in Sant'Agostino,
oppure la Morte di San Francesco Saverio a Roma nella chiesa del Gesù e ancora,
la Madonna in Gloria a Roma in Santa Maria del Popolo. Sua la "Fuga in
Egitto" nella chiesa di Santa Maria in Trastevere. Ha realizzato vasti
affreschi celebrativi a Roma nel palazzo Altieri e a Frascati in villa Falconieri.
[6] Carlo Emanuele IV di Savoia, detto l'Esiliato. Fu re di Sardegna
dal 1796 al 1802. Scacciato dai francesi la sua sovranità rimase limitata alla
sola Sardegna. Dopo la morte della moglie entrò nel noviziato dei gesuiti,
abdicò in palazzo Colonna a Roma in favore del fratello Vittorio Emanuele I.
Morì nel noviziato annesso a questa chiesa.
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