La villa venne eretta sui
famosi Horti di Lucullo, poi di Messalina (che vi venne uccisa) quindi la sede
dell'imperatore romano d'Occidente Onorio (il primo dopo Teodosio) e sede del
generale bizantino Belisario. Eretta nel 1544 da Annibale Lippi per il
cardinale Ricci di Montepulciano, passata poi ai Medici, ai Granduchi di
Toscana (Lorena, quando si estinse la casata dei Medici) e infine alla Francia.
Nel 1803 Napoleone vi fece trasferire da palazzo Mancini - Salviati (al Corso,
presso palazzo Odescalchi) l’Accademia di Francia fondata nel 1666 da Luigi XIV, per
permettere agli studenti di Belle Arti francesi di venire a perfezionarsi a Roma.
Il Premio Roma ha la durata di tre anni. La prestigiosa accademia ha avuto tra
i suoi direttori Ingres e Balthus. Dal 2000 è una prestigiosa sede espositiva,
nel 2003 per il secondo centenario dell'Accademia si è tenuta una grande mostra
"La maestà di Roma" in tre sedi: questa, le Scuderie del Quirinale e
la GNAM.
La
facciata esterna presenta un aspetto austero e compatto con le due torrette
laterali che fungono da altana. Al pianterreno si apre un maestoso portale
architravato, affiancato da colonne e da sei finestre incorniciate e sormontate
da un balcone, al centro del quale la balaustra si interrompe per lasciare
posto ad una fontanella ovoidale sorretta da uno stelo centrale e da due
delfini.
La
facciata interna è quella principale, presenta due avancorpi laterali che
si innalzano a torretta, al centro, al piano terreno, presenta la loggia dei
Leoni per la presenza di due massicci leoni marmorei tra colonne di cipollino e
granito egiziano, due scale simmetriche conducono dal giardino al salone. Al
centro la terrazza si incurva e la balaustra si interrompe per lasciare il
posto ad una coppa sormanotata dalla fontana del Mercurio Volante: la statuetta
poggia la punta del piede destro e si presenta nell'atto di spiccare il volo,
mentre la gamba sinistra è slanciata all'indietro. Il giovane dio appare nudo,
con due piccole ali al di sopra dei talloni; il braccio destro è proteso in
avanti mentre il sinistro, più aderente al corpo, sostiene il caduceo, ovvero
la verga simbolo del dio, sulla quale sono attorcigliati due serpenti. La
facciata interna è caratterizzata da un gran numero di rilievi e statue,
nonostante le depredazioni avvenute nel tempo, le edicole vuote testimoniano
queste mancanze, la bellezzetta del luogo è rimasto intatto. Vari frammenti
dell'Ara Pacis sono stati successivamente trasferiti a Firenze e al Louvre.
Oggi rimangono due ghirlande, murate negli avancorpi laterali.
Oltre la facciata interna si apre un vasto
parco con giardino all'italiana, le torri delle mura Aureliane sono state
adattate a studi degli artisti.
Nel palazzo hanno alloggiato Maria de
Medici (moglie di Enrico IV di Francia), Velazquez (pittore spagnolo del
Seicento), e Galileo (pisano).
Davanti alla villa la bella fontana della Palla di Cannone a coppa
di granito di Annibale Lippi del sec. XVI, con l’acqua che zampilla da una
palla di cannone. Semplice ed elegante nelle proporzioni, presenta una vasca
ottagonale a fil di terra, un pilastro sostiene la vasca circolare superiore di
granito rosso a forma di coppa con il bordo arrotondato, al centro la palla di
cannone da cui fuoriesce un allegro zampillo d'acqua. Secondo la leggenda la
regina Cristina di Svezia, nel 1656, aveva appuntamento con il pittore Charles
Errand, ma giunta l'ora esatta dell'appuntamento era ancora a Castel
Sant'Angelo, decise così di sparare una cannonata per avvertire che non si era
dimenticata dell'appuntamento e in qualche modo era puntuale. Un'altra versione
della stessa leggenda dice che la regina aveva un amministratore che abitava a
villa Medici, costui era sempre in ritardo agli appuntamenti, un giorno, per
ricordargli l'ora dell'incontro decise di inviargli una cannonata.
Alcune guide turistiche indicano sul
portone il segno lasciato dalla cannonata.
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