Il tempio di Maria Ausiliatrice in Roma è una chiesa a croce latina che misura m 72 nel braccio maggiore e m 42 nel minore, è opera degli architetti Nicola Mosso di Graglia (Biella) e Giulio Vallotti di Quinzano (Brescia). Gli autori si sono ispirati alle chiese romane della seconda metà del Cinquecento. La chiesa e l’Istituto Pio XI che la affianca sono stati costruiti perché l’analogo istituto in via Marsala era insufficiente ad accogliere tutti gli studenti delle scuole professionali e del liceo-ginnasio. Quattro semicolonne affiancano il portale architravato con timpano ad angolo acuto nel piano inferiore, mentre nel superiore si ripete lo stesso motivo con due colonne e una grande finestra. Al di sopra di una balaustra si trova la Madonna col Bambino. La facciata ha lateralmente le due torri campanarie. Il giorno 4 giugno 1929 venne beatificato don Bosco, nello stesso giorno venne posta la prima pietra della chiesa. Nel 1934 venne realizzata la copertura, nel 1936 l'opera era finita. L'autore degli affreschi interni alla chiesa è don Giuseppe Melle (di Saluggia, Torino) che vi ha lavorato ininterrottamente per otto anni dal 1957 al 1965 aiutato da un suo discepolo Nicola Napoletano a cui si devono gli ornamenti. Altra sua opera importante sono gli affreschi per la chiesa del Redentore a Bari.
Le foto della festa di Santa Maria Ausiliatrice
sono state scattate dall'autore di questo blog, il loro uso è libero.
E' una basilica minore, è affidata ai
Salesiani. La parrocchia venne istituita nel 1932, il suo territorio desunto da
quello delle chiese di Ognissanti e Santi Marcellino e Pietro sulla via
Casilina. Il 24 maggio di ogni anno vi si tiene la festa parrocchiale con
processione, bancarelle e spettacolo pirotecnico serale a cui segue uno
spettacolo canoro. Secondo Giorgio Carpaneto[1], durante
la costruzione della chiesa si è trovato un terreno con grandi vuoti, è stato
necessario tanto materiale per riempirli e dispendio di denaro per cui non è
stata costruita la cupola, la facciata ha il travertino nella parte inferiore
mentre in quella superiore materiale meno costoso, mancano le statue nelle
nicchie e il gruppo di angeli alla sommità.
[1]
Giorgio Carpaneto. La notizia che
riferisco è presa da: I rioni e i quartieri di Roma, ed. Newton, vol VI, pag.
1722.
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