Due grandi cavalli mutilati, opera dello scultore messicano Gustavo Aceves, sono in mostra da alcuni giorni al Colosseo, rappresentano il tentativo dell'artista di creare un monumento ai "vinti" come diceva il grande scrittore siciliano Giovanni Verga. Vuole essere uno spazio di riflessione sul grande problema dell'immigrazione.
Si tratta di un progetto in progress che si sviluppa e si accresce in un viaggio intorno al mondo che è partito da Pietrasanta (Lucca), ha toccato Berlino nel 2015 (Porta di Brandeburgo), toccherà nel 2017 Istanbul, Parigi e Venezia fino a raggiungere ben 100 sculture nel gran finale di Città del Messico nel 2018.
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