Nella foto di ieri l'orologio ad acqua del Pincio.
Costruito dal padre domenicano Giovanni Battista Embriaco nel 1873,
studioso di meccanica applicata. L’acqua mette in moto il pendolo, caricando
così il suo movimento e la suoneria. Possiede quattro quadranti.
L’ambientazione è di Gioacchino Ersoch[1],
una torre in finto legno (in realtà è ghisa) posta su un isolotto che vuole
rievocare una foresta. E’ stato restaurato e rimesso in opera il 29 giugno 2007
con una cerimonia pubblica a cui ha partecipato l’allora sindaco Walter
Veltroni. I lavori sono stati condotti dal Centro Elis, una scuola di
formazione professionale, dagli allievi del corso di orologeria, senza oneri
per il comune di Roma, ma sotto la supervisione della Sovrintendenza comunale.
Anche l’idrocronometro di palazzo Berardi in via del Gesù è di Embriaco.
Il Pincio è il primo giardino
pubblico di Roma, fu voluto da Napoleone, ancora oggi il piazzale che guarda
piazza del Popolo è dedicato all’imperatore francese. Venne progettato da
Giuseppe Valadier nel 1816 insieme alla piazza del Popolo.
[1]
Gioacchino Ersoch (Roma 1815 - 1902) architetto, funzionario del Comune di
Roma durante il dominio pontificio e dopo. Il padre era funzionario pontificio
di origini svizzere. Collaboratore di Poletti nel restauro di alcune porte di
Roma e nell'erezione della colonna dell'Immacolata Concezione in piazza di
Spagna (1855). Ristrutturò palazzo Fiano al Corso, durante questi lavori
emersero importanti resti dell'Ara Pacis. Il suo nome resta legato al Mattatoio
di Testaccio costruito tra il 1888 e il 1894. Suo il mercato del pesce in via
di San Teodoro poi autoparco comunale oggi Mercato a Km zero. Eresse
l'idrocronometro del Pincio.
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