domenica 13 agosto 2023

Sei romano de Roma se...

 sai come si chiama e dove si trova l'edificio che vedi sotto.



Nella foto di ieri la facciata del battistero di San Giovanni.

Il Battistero o San Giovanni in Fonte, sopra un ninfeo del palazzo eretto da Costantino, forse dei Laterani, ripetutamente restaurato e ridotto all’aspetto attuale da Urbano VIII nel 1637, prototipo di gran parte dei battisteri posteriori.

     Il battistero è intitolato a San Giovanni in Fonte, è a pianta centrale, si tratta di una opera di architettura paleocristiana modello per i battisteri di tutto il medioevo, il primo battistero ufficiale dell’Occidente latino.

     La prima costruzione risale al IV secolo ed è dovuta, secondo la tradizione, a Costantino, presentava una forma ottagonale con colonne angolari, era posta sopra un impianto termale, si può ipotizzare un adattamento di un ambiente preesistente. Si tratta di uno dei primi esempi di architettura cristiana a pianta centrale come il mausoleo di Santa Costanza.

    Sisto III lo ricostruì tra il 432 e il 440 rendendo difficile distinguere la fase costruttiva costantiniana che doveva avere un diametro di 20 metri coperto da cupola con tetto ligneo e occupato quasi interamente da una grande vasca riempita da gettiti d'acqua proveniente da statue d'argento a forma di cervo. Il battesimo avveniva per immersione. Con papa Ilaro[1] furono aggiunti un atrio e tre cappelle addossate al perimetro esterno e dedicate a San Giovanni Battista, alla Santa Croce e a San Giovanni Evangelista. Nel VII secolo fu aggiunta un'altra cappella, quella di San Venanzio con mosaici a fondo oro.

     L'edificio fu per secoli l'unico battistero di Roma. Il battistero conobbe un periodo di abbandono negli anni della cattività avignonese. Nel Cinquecento fu restaurato con l'apertura di una porta eliminando la cappella Nord, nel Seicento venne rinnovato l'interno. 

     Edificio a pianta ottagonale con copertura a cupola sorretta da due ordini di colonne: in basso colonne in porfido rosso e capitelli compositi su cui corre la trabeazione marmorea con versi celebrativi del battesimo, l'ordine superiore è formato da colonne più sottili anch'esse architravate che sorreggono un tiburio ottagonale, la cupola con finestre ovali e la lanterna.

     Gli affreschi interni con episodi della vita di Costantino risalgono al pontificato di Urbano VIII Barberini (1623-1644) il cui stemma con le api campeggia sul pavimento.



[1] Ilaro o Ilario papa dal 461 al 468, santo.


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