Oggi la bicicletta ci guida nel cuore della città storica, dopo
tanti quartieri moderni, dopo la splendida passeggiata nel verde e nel
celeste del lago di Bolsena, oggi vogliamo vivere la parte più antica
della nostra meravigliosa città. Leghiamo la bici ad un palo all'interno
del giardino di palazzo Barberini. Dopo 60 anni di attesa, finalmente
liberato dal Circolo Ufficiali, ecco interamente visibile la collezione
della Galleria Nazionale d'Arte Antica. Dieci nuove sale hanno aperto
al secondo piano. Si comincia da Napoli, dal realismo caravaggesco di
Ribera con "San Giacomo" e con l'espressività di Luca Giordano autore
de "Il capomastro". Ecco poi il tardo barocco romano con la raffinatezza
di Pietro da Cortona in "L'Angelo Custode" e il vivo ritratto di "Urbano
VIII" di Bernini.Finalmente ecco il Settecento, mai esposto, con Angelica
Kauffmann, una delle poche donne pittrici della storia, con "Giovinetta
in veste di baccante", Pompeo Batoni e Raphael Mengs. Splendida la sala
dedicata ai vedutisti, specialità tipica del Settecento, con Canaletto,
Van Wittel, Guardi, Bellotto. C'è anche Tiepolo con "Satiro con amorino",
un vero peccato tenerlo chiuso nei depositi.
Più di tutti mi colpisce"Cascata dell'Aniene a Tivoli"del tedesco Hackert.
A conclusione della visita ecco una sala deliziosa, la Sala Corvi,
decorata nel 1780 da tempere di Domenico Corvi.
Torniamo alla bici e riprendiamo a pedale coscienti che:
UN SOGNO SI E' REALIZZATO.
Piero Tucci - tuccigf@tiscali.it - 05.07.11
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