nasce a Napoli nel 1934, dal 1970 si trasferisce a
Roma dove espone per la prima volta alla Galleria
La Salita in via di San Sebastianello (piazzo di Spagna),
vince il premio Pascali dedicato ai nuovi artisti dalla
GNAM, nel 72 espone a Documenta5 di Kassel, nel 1976
per la prima volta è alla Biennale di Venezia dove
tornerà altre due volte, è presente alla Quadriennale
Romana nell''86 e nel '92, nel 1982 espone al museo
Guggenheim di New York. L'artista muore suicida nel
giugno scorso impiccandosi con i lacci delle scarpe
nel bagno della propria abitazione in via Paolo
Caselli 1 a Testaccio, aveva 77 anni.
Aveva dedicato tutta la sua attività artistica
a elaborare temi presi dall'ideologia dei Rosacroce,
sui riti alchemici, sulle filosofie orientali, sulla
figura di Duchamp, sul mito di Fedra e l'enigma della
Sfinge.
Il Macro di Odile Decq, il nuovissimo museo dell'arte contemporanea di Roma.
Piazza Mattei con la fontana delle tartarughe, un angolo mozzafiato di Roma.Adesso giunge un omaggio all'artista con una mostra
che si articola in tre sedi espositive: il MACRO di via
Nizza 138 (aperto dalle ore 11 alle ore 19, il sabato
fino alle ore 22), nella galleria La Nuova Pesa in via
del Corso 530 (presso piazza del Popolo) e nella
galleria Pio Monti a piazza Mattei 18 (dove è la
fontana delle Tartarughe). Fino al 2 settembre.
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