Nei lunghi secoli del medioevo e dell'età moderna a Roma sorsero le chiese nazionali a testimonianza delle comunità religiose che provenienti da tutta Europa ma anche oltre, abbiamo così la chiesa nazionale francese con San Luigi, quella spagnola di Santa Mari di Monserrato presso piazza Farnese, quella portoghese con Sant'Antonio dei Portoghesi, quella di San Girolamo dei Croati o degli Schiavoni presso l'Ara Pacis e così via l'elenco potrebbe continuare lunghissimo.
Ma oggi che vi sono flussi immigratori molto consistenti da paesi che una volta era difficile trovare sulla carta geografica dove si può andare per rendersi conto che Roma è un incrocio di popoli? La risposta è semplice, basta salire su un qualunque autobus dell'Atac per incontrare le genti più diverse. Ma c'è un autobus in particolare che dà la percezione esatta della multiculturalità di Roma, è il filobus 90 che percorre tutta la via Nomentana fino a Montesacro e oltre. Davanti alle porte di uscita c'è un grafico con le fermate,
come sulla metro, ad ogni fermata c'è il disegno di tante bandierini, una per ogni ambasciata che si trova nelle vicinanze di quella fermata. E' anche un bel gioco quello di riconoscere gli stati a seconda dei colori delle bandiere. Roma è l'unica città al mondo ad avere le ambasciate di tutti i paesi del mondo accreditate presso lo Stato italiano, inoltre vi sono le ambasciata accreditate presso la Santa Sede, quindi due ambasciate per due stati diversi. Pochi sanno che esistono rappresentanze diplomatiche anche presso il Sovrano Militare Ordine di Malta, una associazione nata con lo scopo di difendere la Terra Santa negli anni delle crociate, oggi si occupa di medicina con ospedali e laboratori medici.
Un altro motivo per cui Roma è una città unica al mondo.
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