d'ottone che vengono poste davanti alle abitazioni di persone deportate
nei campi di sterminio nazisti. L'iniziativa si deve all'artista tedesco
Gunter Demnig, è partita nel 1995 a Colonia, a inizio 2010 le pietre
d'inciampo sono diventate oltre 22.000 e si trovano in Germania, Austria,
Ungheria, Ucraina, Cecosloviacchia, Paesi Bassi e Italia.
L'artista Gunter Demnig
in una foto tratta da it.wikipedia.org.
via Taranto al quartiere Tuscolano, al Pigneto. Da poco è stata sistemata
una pietra d'inciampo in via Appia Nuova 451, all'altezza di Villa Lazzaroni.
Purtroppo ieri mattina mi sono accorto che tale pietra è stata imbrattata
e resa illeggibile da ignoti.
La pietra d'inciampo di via Appia Nuova 451
prima e dopo la manomissione.
Foto di Piero Tucci, il loro uso è libero.
La pietra d'inciampo è dedicata a Francesco Galeotti, arrestato come
politico il 30.12.1943, deportato a Mauthausen e assassinato il 20.7.1944
nel castello di Hartheim.
E' un vero peccato! E' molto importante tenere viva la memoria di chi
si è battuto per la libertà, di chi ha sofferto per la discriminazione
razziale. Proprio in questi tempi, nei quali andiamo verso una società
multirazziale, è importante che questa memoria non vada dispersa.
Speriamo che le autorità competenti provvedano subito al ripristino
della leggibilità della pietra.
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