martedì 9 febbraio 2021

Sei romano de Roma se...

 sai come si chiama e dove si trova la scuola che vedi sotto.

Nella foto di ieri la scuola Fausto Cecconi di Centocelle in via dei Glicini.

   La scuola elementare Fausto Cecconi, nacque negli anni Trenta quando il quartiere era una lontana borgata agricola lungo la via Casilina collegata alla città da una ferrovia a scartamento ridotto che correva sulla strada stessa e arrivava fino a Fiuggi. Alle piccole abitazioni ad un piano con orto si unirono piccole case e baracche ad uso degli immigrati dalle campagne laziali e dall’Abruzzo. Nel 1935 viene costruita la chiesa di San Felice da Cantalice, il 28 ottobre 1933 alle ore 16 viene inaugurata la scuola Elementare intitolata all’aviatore Fausto Cecconi[1]. La scuola sorge in via dei Glicini in un terreno in leggera pendenza, ha una planimetria a pettine, con l’edificio principale parallelo alla strada sul quale si impostano tre corpi longitudinali. Il progetto è dell’architetto Antonelli Augusto (Venezia 1885-Roma 1960) che a Roma ha progettato anche la scuola Di Donato nel rione Esquilino (via Bixio), la scuola IV Novembre nel rione Testaccio (via Alessandro Volta), il villino Papagni a Ostia e il ponte Littorio oggi Matteotti.

   Nell’anno scolastico 1933-34 frequentano la scuola 1407 alunni + 150 della scuola Materna. Negli anni successivi la popolazione aumenta sempre più a causa della crescita edilizia e demografica della borgata. Nel 1942-43 si arriva a 1913 alunni + 272 della scuola Materna.

   Nel 1937 viene aperta una succursale in un villino in via della Bella Villa sulla via Casilina ancor più fuori Roma.

   All’inizio della guerra gli scantinati sono adibiti a ricoveri antiaerei per la popolazione. Nel 1943, dopo il bombardamento di San Lorenzo del 19 luglio, la scuola viene chiusa perché dichiarata zona di combattimento vista la vicinanza con l’aeroporto militare di Centocelle. Dopo l’8 settembre la scuola viene occupata dall’esercito tedesco. A custodia dell’edificio rimane il portiere sig. Giuseppe Lucarini che rimarrà in servizio fino al 1960. Dopo la Liberazione di Roma del 4 giugno 1944 la scuola è occupata dalle truppe alleate e rimane chiusa fino all’11 marzo 1946. Quando riapre è sprovvista di lavagne, cattedre, di qualunque sussidio didattico, soprattutto mancano i vetri alle finestre. In una relazione del 20 novembre 1948 si scrive che i locali sono in ottimo stato. Il busto di Fausto Cecconi viene sostituito in quanto il precedente portava le insegne fasciste. L’attuale è dello scultore Luigi Del Giudice.

   Nel 1951 viene realizzato l’ampliamento della Cecconi prolungando il dente parallelo a via Tor de Schiavi. Con l’istituzione della Scuola Media Unica, in tale ampiamento trova posto la scuola Media Catullo.

   Negli anni Sessanta e Settanta vi è un continuo incremento di alunni, negli anni Novanta un cospicuo inserimento di alunni provenienti dai paesi arabi o dell’Est Europeo, oppure di bambini nati a Roma ma da genitori provenienti da quelle aree geografiche. Tra gli alunni diventati famosi c’è il cantautore Claudio Baglioni. Nel dicembre 2015 viene inaugurata una scultura (bassorilievo) dell’artista Paolo Del Grande che rappresenta il momento dell’entrata a scuola degli alunni. Foto. La scuola possiede un archivio storico che risale al 1933. Foto d’epoca della scuola in costruzione.



[1] Fausto Cecconi (Monterotondo 1904 – Tirrenia 1931) aviatore, con il tenente colonnello Umberto Maddalena conquistò il primato mondiale di distanza in aereo: 67 ore e 13 minuti senza sosta con 8.188,800 metri. Cecconi rimase ucciso il 19 marzo 1931 a causa dell’esplosione in volo del suo aereo sul quale stava effettuando un normale volo di trasferimento da Cinisello Balsamo a Montecelio. Sul luogo dell’incidente è stata eretta una colonna. Il corpo di Maddalena (a cui è stata dedicata una scuola al Quadraro in via Diana) non è stato mai ritrovato.

Nessun commento:

Posta un commento