mercoledì 3 febbraio 2021

Totò trovò casa nella scuola Manzoni

 

     Questo accadde nella finzione di uno dei film più popolari del grande attore napoletano ovvero “Totò cerca casa” del 1949, nel quale era uno sfollato con moglie e due figli a carico. Dopo aver perduto la casa per un bombardamento, si trasferisce in un’aula della scuola Manzoni in via Lusitania nel quartiere Appio Latino. Purtroppo viene sgombrato e inizia una spasmodica ricerca della casa che lo porterà ad abitare in un cimitero, ma lo abbandonerà per la paura, nello studio di un pittore e addirittura nel Colosseo.

La scuola Alessandro Manzoni è stata progettata da Ignazio Guidi, nel 1932, intitolata a Mario Guglielmotti, per essa l’architetto progettò uno schema aperto su una corte centrale, dotata di 38 aule su tre piani e un piano seminterrato. Possedeva palestra e teatro, un ampio giardino dotato di una uccelliera. La simmetria planimetrica dell’edificio è contraddetta dall’accesso posto sull’angolo tra via Vetulonia e via Lusitania evidenziato dalle scale esterne e dall’atrio sporgente con la torre delle scale. L’edificio appartiene allo stile razionalista presenta molte soluzioni formali assolutamente nuove per l’epoca. Due rilievi ornano l’atrio, opere di Francesco Coccia. Una aula interna è dedicata a Nazario Sauro eroe della prima guerra mondiale (nel 1960 venne scoperta una lapide dalla nipote, la piccola Giuliana Sauro). Negli anni Sessanta la scuola aveva un giornalino degli alunni stessi.

     Fu grazie a questo progetto e a quello della scuola Garrone di Ostia che l’esordiente architetto si mise in luce accendendo l’interesse della critica. L’edificio è in cemento armato, con ampie vetrate, innovativo nella struttura, queste caratteristiche ne fanno uno dei primissimi esempi in Italia del razionalismo europeo. Negli anni Cinquanta fu aggiunto un ulteriore piano.

     Nel giardino della scuola e nel campo sportivo si trovano i resti, assai ridotti, di una grande villa di età repubblicana. Roma: non basta una vita!

Foto scattata da me!

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