sai come si chiama e dove si trova il quadro che vedi sotto.
Nelle foto di ieri la Galleria Colonna che si trova all'interno di palazzo Colonna.
In piazza Ss. Apostoli si
trova il palazzo Colonna proprietà di una antichissima famiglia romana che,
secondo la leggenda, discendeva direttamente da Traiano, per cui nello stemma
si trova la famosa colonna. Esponente di spicco della famiglia fu Marcantonio
Colonna, vincitore nel 1571 della battaglia di Lepanto che decretò la fine del
predominio turco sul Mediterraneo. L’episodio viene ricordato negli affreschi
che decorano le sale e anche nelle fastose consolles che hanno come base figure
di schiavi turchi incatenati. Sui gradini della galleria è rimasta incastrata
invece una palla di cannone sparata dal Gianicolo in occasione dei
combattimenti tra francesi e garibaldini per la repubblica Romana del 1849.
In questa sontuosa galleria
fu girata la scena finale del famoso film “Vacanze romane” (1953) con Audrey
Hepburn e Gregory Peck, regia di William Wyler.
Il palazzo fu eretto da Martino V sul luogo
di un castello dei conti di Tuscolo anteriore al Mille e in parte ricostruito
nel 1730 da Nicola Michetti. La galleria Colonna, con ingresso da
via della Pilotta 17, sorse nel 1654-65 ad opera del cardinale Girolamo e
incrementata da Lorenzo Onofrio Colonna e da Fabrizio Colonna. Dopo la vendita
forzosa di un discreto numero di capolavori nel 1798, nell’Ottocento entrarono
nella collezione dipinti di maestri italiani del Trecento e Quattrocento,
mentre nel secolo successivo – una accorta politica di acquisti – ha riportato
la collezione agli antichi splendori.
Nella sala della Colonna
Bellica, cosiddetta per la colonna di marmo rosso antico (emblema della
famiglia) posta al centro e sormontata da una statua di Pallade, si trova
“Narciso al fonte” di Jacopo Tintoretto e “Venere, Cupido e Satiro” tavola del
Bronzino.
La sala Grande è un ambiente
fastosamente decorato secondo il progetto di Antonio Del Grande e Girolamo
Fontana, lesene corinzie binate ripartiscono l’ambiente, uno dei gradini venne
spezzato da un colpo di cannone entrato dalla finestra durante l’assedio
francese del 1849. E’ stata paragonata alla galleria di Versailles. Qui si
trova il “San Paolo eremita” del Guercino.
Segue la sala dei Paesaggi, a
questa la sala di Martino V, qui, fra innumerevoli capolavori ecco la tela
“Mangiafagioli” di Annibale Carracci.
La sala del Trono era destinata, secondo l’uso delle case principesche romane, a ricevere il pontefice. Sotto il baldacchino della poltrona che funge da trono ritratti di Martino V e Felice Colonna. Nella sala è conservato un portolano del 1572 che si ritiene adoperato da Marcantonio Colonna a Lepanto. Segue la sala dei Primitivi.
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