L'assessore allo sport Alessandro Onorato ha annunciato che - dopo setto anni - sono quasi finiti i lavori per il Palazzetto dello Sport. Tornerà vivo il tempio della pallavolo e della pallacanestro e degli altri sport di contatto. I lavori erano iniziati nell'agosto del 2021 con la giunta Raggi, hanno comportato una spesa di 5.200.000 euro.
Il Palazzetto dello Sport è un'opera architettonica di grande rilievo, è stato progettato dell’ing.
Pier Luigi Nervi e dell’arch. Annibale Vitellozzi, negli anni 1956-58, a pianta
circolare, capace di 5.000 posti e la cui cupola ha il diametro di 68,50 metri.
E’ stato il primo impianto ad essere ultimato in vista delle Olimpiadi di Roma
del 1960 (lavori dal luglio 1956, terminati il 15 settembre 1957). E’ costruito
con elementi prefabbricati in cemento armato e sorretto da pilastri a forcella.
L’idea è di costruire un edificio in stretto rapporto alla sua funzione e
volutamente privo di qualsiasi elemento decorativo. L’edificio – per la sua
originalità – si caratterizza come un indicatore urbano.
Scrive Marco Lodoli su
Repubblica del 6.8.19: “Si tratta di un capolavoro di architettura del
Novecento. Bruno Zevi lo paragonava al Pantheon, a me fa pensare anche al tempietto del
Bramante al Gianicolo: in ogni caso rimanda idealmente alla perfezione
dell’architettura classica e poi rinascimentale, a quell’armonia suprema, a
quell’equilibrio perfetto di linee e di forme… Fino a qualche anno fa al
Palazzetto giocavano le due squadre di basket della città, la Virtus e la
Leonis Eurobasket… Oggi l’edificio circolare è avvolto da una corona di spine e
di umiliazioni: erbacce alte un metro, bottiglie di plastica, buste della
spazzatura, condizionatori d’aria strappati, sedie sfasciate. Sui muri si
rincorrono scritte e disegni di ogni tipo… E pensare che si trova lungo un
percorso che potrebbe diventare quasi un breve viaggio nell’architettura
moderna: dal Ponte della Musica al Maxxi di Zaha Hadid all’ Auditorium di Renzo
Piano”.
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