DOMENICO MORELLI, Torquato
Tasso legge la Gerusalemme Liberata ad Eleonora d'Este, 1865.
Tasso legge la sua opera alla
principessa ammalata, si parla di una relazione amorosa che coinvolse lo
scrittore con Eleonora e le sue due dame di compagnia, anche loro di nome
Eleonora. Questo quadro è la scena di un melodramma, si può stabilire una
similitudine con la musica verdiana. Nella precedente esposizione della
Galleria una sala era dedicata Morelli. Tasso fu poeta alla corte di Ferrara,
pubblicò il suo capolavoro nel 1579, poema epico in 20 canti sulla prima
crociata. Domenico Morelli (Napoli 1826 - 1901) studiò all'Accademia di Belle
Arti di Napoli, conobbe a Firenze i macchiaioli, fu a Parigi all'Esposizione
del 1855. Elaborato uno stile verista fondato sulla preminenza del colore
rispetto al disegno accademico, cercò di adattarlo a contenuti ancora romantici,
letterari, religiosi e storici. Nella sua opera è sorretto da studi su Bibbia,
Vangeli e Corano. Nel 1905 lo Stato acquistò tutto quanto rimasto nello studio
dell'autore, quadri, bozzetti, acquerelli e un gran numero di disegni.
"Oh, what a word, my princess, hast thou spoken!
RispondiEliminaThe golden age, ah, whither is it flown,
For which in secret every heart repines?
When o’er the yet unsubjugated earth
Men roam’d, like herds, in joyous liberty;
When on the flowery lawn an ancient tree
Lent to the shepherd and the shepherdess
Its grateful shadow, and the leafy grove
Its tender branches lovingly entwin’d
Around confiding love; when still and clear,
O’er sands forever pure, the pearly stream
The nymph’s fair form encircled; when the snake
Glided innoxious through the verdant grass,
And the bold youth pursu’d the daring faun;
When every bird winging the limpid air,
And every living thing o’er hill and dale
Proclaim’d to man,—What pleases is allow’d..."