Sono in mostra le opere della sua collezione, che lei stessa a donato alla Galleria per volere testamentario. Spesso si tratta di doni di artisti che erano anche suoi amici.
Ritratto di Palma Bucarelli di Giulio Turcato (1944).
Ritratto di Palma Bucarelli di Alberto Savinio (1946).
Nel
1941 Palma Bucarelli diventa soprintendente della galleria, vi resterà fino al
1975, a lei spetta il merito di aver posto in salvo la collezione dai pericoli
della guerra (le opere saranno riparate nel palazzo Farnese di Caprarola) e,
passata la guerra sarà l’artefice del rinnovamento della cultura italiana
aprendola ai fermenti più vivi dello scenario internazionale. Inoltre la
Bucarelli porterà avanti un’idea moderna di museo, con mostre, dibattiti,
visite guidate e proiezioni di film, la galleria sarà dotata di un piccolo bar
e ospiterà iniziative quali le sfilate di moda che la renderanno un luogo
attraente e vivo. La Bucarelli si avvalse di uno staff di collaboratori di
primordine: Ponente, Carandente, Maltese. Tra il 1951 e il 1964 promosse i
premi di incoraggiamento per i giovani pittori italiani. Nel 1953 si tiene in Galleria
una grande mostra di Picasso, nel 1956 su Mondrian, nel 1958 su Pollock, nel
1959 viene esposto il grande sacco di Burri, nel 1971, in seguito alla mostra
di Piero Manzoni, ci fu chi chiese “la sua testa”.
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