La sala della Gnam dedicata a Guttuso
(Bagheria 1912 - 17.1.1987 Roma) Il principale
esponente del neorealismo, la sua prima opera importante è "Fuga
dall'Etna" del 1938-39, punto d'avvio del realismo italiano e omaggio a
Guernica di Picasso.
Giovane
esponente della scuola Romana, negli anni Trenta entrò nel gruppo
"Corrente"(con Birolli, Manzù e Sassu) che aveva come organo la
rivista Vita giovanile fondata da Ernesto Treccani nel 1938. Nel 1941 eseguì
Crocifissione, in cui è evidente l'influsso del cubismo. Durante la guerra
dipinse le tavole: "Gott mit uns" una delle più alte testimonianze
della Resistenza. Nel 1947, dopo un viaggio a Parigi, entrò nel gruppo
"Fronte Nuovo delle Arti", aderì sempre più ai temi di impostazione
politico sociale con "Zolfatari", "Occupazione delle terre in
Sicilia" 1949-50 (per la Biennale). Negli anni seguenti si è dedicato alla
critica di costume in "Boogie Woogie" 1953-54. Dopo il 1956 il rigido
realismo si scioglie sotto la spinta di una emozione più ricca e aperta a tutto
il reale: "La discussione" 1960, Londra, Tate, "La strada"
San Pietroburgo, Ermitage. Negli anni Sessanta realizzò "Autobiografie,
"Divina Commedia", "Donne, stanze, paesaggi e oggetti".
Negli anni Settanta compì la serie dei Girasoli, nel 1972 "I funerali di Togliatti" oggi alla
Galleria d'arte moderna di Bologna.
Marta
Marzotto fu la sua musa ispiratrice. Nel dopoguerra ha abitato in via Margutta
48, poi alla salita del Grillo. A Bagheria una villa gli è interamente dedicata
con le sue opere.
La Gnam ha
ricevuto una sua ampia donazione prima della morte, fra le tele: "La battaglia di ponte Ammiraglio",
1952, "Fucilazione in campagna", 1939, "Crocifissione", 1930, "Fuga dall'Etna", 1940, "Ritratto della madre", 1940.
Sue opere a villa Torlonia nel Museo della Scuola Romana. "Tetti di
Roma" alla Galleria d'Arte Moderna di Roma Capitale e un suo autoritratto.
Due tele di Guttuso anche alla Collezione di Arte Moderna dei Vaticani:
"Il Colosseo" e "Mano del crocefisso".
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