Una buona notizia per tutti gli amanti del teatro! Il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca ha annunciato l’intenzione di acquistare il teatro Eliseo che è in vendita al prezzo di 24 milioni. Purtroppo è chiuso da tre anni. Dal 2015 la direzione artistica è di Luca Barbareschi che ha ricevuto contributi statali oggetto di polemiche. Ad inizio mese Verdone aveva lanciato un appello per salvare il teatro.
Il teatro Eliseo è il più giovane dei grandi teatri romani sorto nella primavera del 1900 come teatro all'aperto dotato del solo palcoscenico in legno, era situato praticamente sulla terrazza del palazzo Rospigliosi. Il nome era praticamente obbligato Arena Nazionale. Solo sei anni dopo si decise di erigere un vero e proprio teatro in muratura e fu il primo teatro interamente in cemento armato, cambiò il proprio nome in teatro Apollo.
Nel 1912 il ridotto (spazio separato per eventi minori) venne reso indipendente. Il teatro si chiamò Cines, mentre il ridotto Sala Apollo divenne un locale notturno. Nel 1914 la facciata assume lo stile liberty attuale e il Cines divenne sala cinematografica ma saltuariamente vi si tennero spettacoli teatrali. Durante la prima guerra mondiale cambiò ancora nome in Gran Cinema.
Con la fine della "grande guerra" il teatro assunse finalmente il nome di teatro Eliseo. Vi si tennero operette, opere liriche e ancora prosa. Nel 1938 avvenne un ulteriore rifacimento ad opera di Luigi Piccinato[1] che diede al teatro una forma più elegante e simile all'attuale. Venne aumentata la capienza del teatro, si passò da 600 a 1300 spettatori, venne ampliato lo spazio scenico per l'introduzione di nuovi macchinari e allargato il boccascena.
Nel 1979 si entrò in possesso del Piccolo Eliseo dove si tennero regolari stagioni di prosa in uno spazio per 300 spettatori. Nel 1982 Giancarlo Capolei ristrutturò l'Eliseo riducendo i posti a 956, per una maggiore comodità e visibilità, ammodernando gli impianti.
Il teatro Eliseo e il Piccolo Eliseo Patroni Griffi[2] hanno avuto un cartellone regolare che spazia dalla prosa classica alla contemporanea fino al 2020, era tra i teatri più frequentati della capitale.
[1] Luigi Piccinato (Legnago, Verona 1899 - Roma 1983) architetto e urbanista, teorico della storia dell'architettura. Nel 1959 vinse il concorso per la stazione di Napoli, nel 1953 ha redatto il PRG di Matera, nel 1961 quello per lo stadio Adriatico di Pescara. Nel 1945 ha fondato con Zevi, Ridolfi e Nervi l'APAO l'Associazione per l'Architettura Organica che voleva portare in Italia le idee di Wright. Ha insegnato nelle Università di Napoli, Venezia e Roma. E' stato consigliere comunale a Roma per il PSI. Case in piazza Santa Maria Liberatrice - via Branca - via Vanvitelli, villini in via Monte Parioli.
[2] Giuseppe Patroni Griffi (Napoli 1921 - Roma 2005) regista teatrale, drammaturgo e sceneggiatore, è stato direttore artistico del teatro Eliseo, allievo di Luchino Visconti.
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