Oggi VediROMAinbici ci ha portati a fare una splendida passeggiata in bici lungo il fiume Aniene, ervamo in 35 anche grazie alla splendida giornata di sole.
Prima della partenza, a largo Corrado Ricci.
Prima tappa a ponte Milvio.
Per i romani “ponte Mollo”. Uno dei ponti
più antichi di Roma, costruito, o meglio ricostruito, dal censore Marco Emilio
Scauro, da cui il nome, alla fine del II secolo a. C., rimaneggiato nel XV
secolo da Nicolò V
, che aggiunse una torre di
guardia, fatta ricostruire da Pio VII
, in
forma di porta fortificata su disegno del Valadier
nel
1805, fatto saltare da Garibaldi nel 1849 per ostacolare l’avanzata dei
francesi durante la gloriosa repubblica romana
,
infine fu restaurato nel 1850 da Pio IX. Negli anni Trenta un tram vi passava
sopra. E’ stato pedonalizzato negli anni Sessanta.
I quattro archi mediani sono ancora quelli
antichi. Verso la città la statua di San Giovanni Nepomuceno di Agostino
Cornacchini (1731) e dell’Immacolata di Domenico Pigiani (dopo 1840). Presso il
ponte ebbe termine la battaglia omonima tra Costantino e Massenzio (312),
questa aprì la strada all’Editto di Milano (313) che sancì la libertà religiosa
per i cristiani.
Nel 2004 il ponte è diventato meta di
innamorati da tutta Italia che giungevano a porvi i loro “lucchetti dell’amore”
sulla base del successo del libro di Federico Moccia “Tre metri sopra il
cielo”, un romanzo rosa per giovanissimi. La situazione aveva prodotto un
degrado, il peso dei lucchetti, legati tra loro da catene ed appese ai
lampioni, aveva addirittura fatto cadere alcuni campioni. Finalmente nel luglio
2007 il municipio installa dei paletti per gli amanti dei lucchetti.
Seconda tappa alla Sedia del Diavolo,
ovvero la tomba di Elio
Callistio, liberto di Adriano, era un sepolcro in laterizio con due camere una
su l’altra (bella foto d’epoca a pag. 2033 di I rioni, cit.). In passato il
nome della piazza era Sedia del Diavolo ma, gli abitanti protestarono e
ottennero dalla commissione toponomastica del comune il cambio del nome. Il
vecchio nome si legge ancora su una facciata. Ogni anno a Natale si popola
delle figure del presepe, “è un presepe bellissimo ricavato nel luogo meno
prevedibile della città”…”ecco un ossimoro, cioè un modo per accostare due
opposti termini come lucida follia, ghiaccio bollente o convergenze parallele
(da Marco Lodoli del 25 settembre 2005).
Ponte Nomentano.
PONTE
NOMENTANO, con il quale la via Nomentana scavalca il fiume Aniene, è una costruzione
di epoca romana di cui si conserva l’arcata centrale del I secolo, la parte
superiore sopraelevata e fortificata nel medioevo appartiene al restauro di
Narsete del 552 poiché precedentemente il re dei Goti Totila lo aveva
distrutto. Secondo la tradizione qui avvenne l’incontro tra Carlo Magno e Leone
III nell’anno 800. Nicolò V (1447-1455) lo restaurò e pose il suo stemme con le
due chiavi incrociate e la scritta NPAPAV che il popolo interpretò “nissun papa
volemo”. Nel 1849, durante i combattimenti della repubblica Romana venne fatto
saltare. Al di là del ponte una pineta si estende tra via Nomentana e via
Nomentana Nuova.
Secondo una leggenda la notte il ponte è
frequentato dal fantasma di Nerone che è morto suicida nella villa di Faonte
che è stata individuata alle Vigne Nuove.
Nel medioevo si è chiamato ponte Lamentano
o Lamentato, anche ponte del casal de Pazzi per la famiglia fiorentina che poco
oltre aveva un castello con la tenuta. Il ponte è stato pedonalizzato negli
anni Ottanta, il traffico era regolato da un semaforo a mano
, recentemente
restaurato ed inaugurato il 28 ottobre 2000
.
Sul ponte è ambientato l’addio tra Andrea
Sperelli e Elena Muti all’inizio del romanzo “Il piacere” di Gabriele
d’Annunzio del 1889. Stendhal
lo ha
visitato il 18 aprile 1828 e in Viaggio in Italia parla della bellezza del
posto e dell’ottimo caffè italiano
.
Il ponte è stato ritratto da pittori,
artisti, fotografi per il suo caratteristico e tetro aspetto e per la
maestosità dell’arcata maggiore sulla quale si alza il complesso turrito e
merlato di epoca medioevale.
Due foto ricordo della splendida passeggiata di oggi