Si tratta di due finestre d'angolo della Casa dei Mattei che si trova in Trastevere, in piazza in Piscinula.
Le Case dei Mattei furono realizzate inglobando case
precedenti di proprietà del casato. Si tratta di una famiglia presente a Roma
fin dal Duecento, questo era il ramo più antico che alla fine del secolo aveva
la carica di guardiano dei ponti e delle ripe. Furono sempre di parte
pontificia fino a che nel 1484 Paolo appoggiò i Colonna contro gli Orsini[1] legati a
Sisto IV. Allora il Papa ordinò il saccheggio delle case dei Mattei, in
quell'occasione vi furono cinque morti. Le tracce più antiche si rilevano nelle
finestre centinate e a crocera, nelle bifore e nel portichetto con una colonna
medioevale e una loggia. Nel 1555 furono lo scenario di una tragedia familiare
nella quale morirono cinque membri della famiglia e incentivò la scomparsa di
questo ramo della famiglia Mattei. Nella proprietà subentrarono i Della Molara
che dettero il nome alla piazza sul lato Tevere non più esistente. Dal 1870 il
piano terreno ospitò la "locanda della Sciacquetta" finchè nel 1890
subentrarono nuovi proprietari che fecero restaurare il complesso. Un altro
restauro si ebbe negli anni Trenta, molto fantasioso, più rispondente alla
nostra idea del Medioevo che alla realtà documentale.
Rocche
di colonne agli spigoli, monofore e bifore del Trecento, logge e finestre
crociate del Quattrocento, sono comunque la caratteristica dell'edificio, uno
dei più belli di Trastevere e di Roma.
La piazza ha questo nome da uno stabilimento
per i bagni detto appunto piscinula, perchè era una piccola piscina. A Roma ve
ne erano tantissime, questa è l'unica piazza a conservare questo nome. Nella
piazza si trova la chiesetta di San Benedetto
in Piscinula con due primati: il più
piccolo campanile di Roma e la più antica campana di Roma, datata 1069. Sembra che qui sorgeva la casa degli Anicii,
la famiglia del santo di Norcia[2]. La
chiesa sembra sia stata fondata da San Benedetto stesso nel 543. Nel piccolo
atrio San Benedetto in un affresco del sec. XIII, a sinistra porta cosmatesca
che immette a un sacello a pianta quadrata detto "Cella di San Benedetto",
con quattro antiche colonne agli angoli sostenenti la volta a crociera. Interno
basilicale a tre navate sostenute da quattro colonne antiche per lato,
pavimento cosmatesco; dietro l'altare maggiore San Benedetto in trono, tavola
del sec. XIV.
[1]
Orsini. Il palazzo Orsini a Roma è sopra il teatro di Marcello.
[2]
San Benedetto (Norcia 480 -
Montecassino 547) di famiglia agiata, a 20 anni si ritirò a vita ascetica
presso Subiaco, poi si spostò a Montecassino dove fondò l'attuale monastero in
cui fu sepoltocon la sorella santa Scolastica. Fondatore dell'ordine dei
benedettini, con la Regola (540) voleva venerare Dio attraverso la preghiera e
il lavoro: Ora et labora; venerato come santo da tutte le chiese cristiane che
ammettono il culto dei santi. Si festeggia il 21 marzo e l'11 luglio, patrono
d'Europa e degli Ingegneri.
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