Sono tutte finestre che appartengono al palazzo della Farnesina ai Baullari che si trova in corso Vittorio, di fronte a palazzo Braschi.
Detta anche palazzo Le Roy o Farnesina ai Baullari o
Palazzo Regis, costruita nel 1523 per il prelato francese Le Roy (Regis) e
attribuita ad Antonio da Sangallo il Giovane[1]. I gigli
di Francia, posti sulla fascia del primo marcapiano, furono più tardi scambiati
con i gigli farnesiani, da cui il nome del palazzo.
Il palazzetto a pianta quadrilatera ha il
basamento, che comprende piano terreno e rialzato, a bugnatura continua e
alternativamene di diverso spessore, modalità questa tipica del Sangallo. I due piani superiori
hanno finestre che al primo piano sono a timpano mentre al secondo sono a piattabanda;
agli spigoli si trova un addentellato di bugne sporgenti, bel cornicione a
mensole. Per la costruzione del Corso la facciata venne spostata sul lato, oggi
è caratterizzata dalla triplice loggia all'angolo di destra. Questa nuova
facciata è opera di Enrico Gui. Intatto il lato sul vicolo dell'Aquila.
Elegantissimo cortile aperto verso l'esterno con semicolonne doriche ai lati e
da portichetto in fondo, questo è sormontato da una loggia alla serliana dorica
e, nell'ultimo piano, da una loggia architravata con colonne d'ordine
composito.
All'interno si trova il Museo Barracco di scultura antica
donato alla città nel 1902 dal barone Giovanni Barracco. E' una piccola ma
interessantissima collezione creata con l'intento di illustrare la storia dell'arte
delle antiche civiltà egizie, assiro babilonesi e greca. Non mancano pezzi
etruschi e romani.
Sulla piazza affacciano il Palazzo Braschi nobile architettura
neocinquecentesca di Cosimo Morelli[2], eretto
dopo il 1792 per i nipoti di Pio VI Braschi ed è l'ultimo palazzo delle
famiglie papali costruito a Roma; su un altro lato della piazza si trova la chiesa di San Pantaleo, fondata nel
1216 e dedicata al patrono dei medici e delle nutrici, rifatta nel 1681-89 da
Giovanni Antonio De Rossi per incarico dei padri Scolopi. Al secondo altare
sinistro i Miracoli di San Pantaleo
di Mattia Preti.
[1]
Antonio da Sangallo il Giovane (Firenze
1484 - Terni 1546) architetto italiano del Rinascimento e del Manierismo.
Giuliano da Sangallo e Antonio da Sangallo il Vecchio erano gli zii. E' autore
di Palazzo Baldassini in via delle Coppelle (oggi Istituto Sturzo), dei
Bastioni di porta Ardeatina, ha contribuito alla realizzazione di palazzo
Farnese, ha realizzato un progetto per la basilica di San Pietro.
[2]
Cosimo Morelli (Imola 1732 - 1812)
architetto tipico del passaggio dal barocco al neoclassicismo. Cattedrale di
Macerata, teatro Pergolesi di Jesi.
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