lunedì 15 agosto 2016

Le più belle finestre di Roma3

Provate a indovinare di che finestra si tratta. Dove si trova? Se non ci riuscite leggete sotto tutte le indicazioni utili.
Questa finestra, e quella sotto, appartengono alla Casa dei Cavalieri di Rodi con ingresso dalla piazzetta del Grillo ma visibile dal Foro di Augusto, via dei Fori Imperiali.


Antica sede del Priorato romano dell'Ordine dei Cavalieri di San Giovanni di Gerusalemme (detti poi di Rodi e di Malta). Fu eretta verso la fine del XII secolo come monastero di San Basilio sorto a sua volta sui resti del tempio di Marte Ultore. Restaurata e abbellita tra il 1467 e il 1470 dal cardinale Marco Barbo, nipote del papa Paolo II (Paolo Barbo), amministratore del Priorato che si giovò probabilmente delle stesse maestranze che avevano lavorato a palazzo Venezia. L'ingresso è da piazza del Grillo. Notare il pittoresco ingresso sormontato da una finestra crociata. La facciata sul foro d'Augusto presenta un bellissimo balcone trilobato (stile gotico) e due finestre crociate (tipiche del primo rinascimento romano). Su questo lato nel XV secolo c'era una scala. Un'altra bella finestra trilobata è sul lato che guarda i fori Imperiali.
     Attraversato il salone d'onore con le bandiere dell'ordine, si passa nell'arengario[1], nella sala della loggetta con i resti delle sculture del portico del foro d'Augusto, seguono alcune sale con soffitti in legno, sculture e dipinti di varie epoche, infine si accede nell'ariosa loggia a otto arcate affacciata sui fori. La pittura ad affresco molto deteriorata raffigura entro medaglioni imperatori romani e paesaggi, tali pitture sono attribuite alla cerchia di Andrea Mantegna.
     La cappella è ricavata nell'atrio di una casa di epoca romana, è dedicata a San Giovanni Battista patrono dell'ordine.
     La Casa dei Cavalieri di Rodi è aperta il martedì e il giovedì mattina su prenotazione.




[1] Arengario palazzo del comune dotato di balcone esterno per arringare il popolo. Specialmente nell'Italia Settentrionale il palazzo aveva al piano terreno un portico, al primo piano la sala delle riunioni a cui corrispondeva la porta-finestra con balcone per i discorsi pubblici. Celebre l'Arengario di Milano, in piazza Duomo.

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