Questa finestra, e quella sotto, appartengono alla Casa dei Cavalieri di Rodi con ingresso dalla piazzetta del Grillo ma visibile dal Foro di Augusto, via dei Fori Imperiali.
Antica
sede del Priorato romano dell'Ordine dei Cavalieri di San Giovanni di
Gerusalemme (detti poi di Rodi e di Malta). Fu eretta verso la fine del XII
secolo come monastero di San Basilio sorto a sua volta sui resti del tempio di
Marte Ultore. Restaurata e abbellita tra il 1467 e il 1470 dal cardinale Marco
Barbo, nipote del papa Paolo II (Paolo Barbo), amministratore del Priorato che
si giovò probabilmente delle stesse maestranze che avevano lavorato a palazzo
Venezia. L'ingresso è da piazza del Grillo. Notare il pittoresco ingresso
sormontato da una finestra crociata. La facciata sul foro d'Augusto presenta un
bellissimo balcone trilobato (stile gotico) e due finestre crociate (tipiche
del primo rinascimento romano). Su questo lato nel XV secolo c'era una scala. Un'altra
bella finestra trilobata è sul lato che guarda i fori Imperiali.
Attraversato il salone d'onore con le
bandiere dell'ordine, si passa nell'arengario[1], nella
sala della loggetta con i resti delle sculture del portico del foro d'Augusto,
seguono alcune sale con soffitti in legno, sculture e dipinti di varie epoche,
infine si accede nell'ariosa loggia a otto arcate affacciata sui fori. La
pittura ad affresco molto deteriorata raffigura entro medaglioni imperatori
romani e paesaggi, tali pitture sono attribuite alla cerchia di Andrea Mantegna.
La cappella è ricavata nell'atrio di una
casa di epoca romana, è dedicata a San Giovanni Battista patrono dell'ordine.
La Casa dei Cavalieri di Rodi è aperta il
martedì e il giovedì mattina su prenotazione.
[1]
Arengario palazzo del comune dotato
di balcone esterno per arringare il popolo. Specialmente nell'Italia
Settentrionale il palazzo aveva al piano terreno un portico, al primo piano la
sala delle riunioni a cui corrispondeva la porta-finestra con balcone per i
discorsi pubblici. Celebre l'Arengario di Milano, in piazza Duomo.
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