Nella foto di ieri piazza Farnese.
Vasta
e regolare, piazza Farnese si presenta tranquilla e quasi del tutto appartata
dall’intenso traffico del centro, è ornata da DUE FONTANE GEMELLE la cui
composizione è attribuita al Vignola[1],
ma più probabilmente del Rainaldi[2]
(1626): l’acqua zampilla dai gigli farnesiani per cadere in piccole tazza
marmoree e quindi in due colossali vasche di granito egizio provenienti
dalle terme di Caracalla, per riversarsi poi nei sottostanti bacini
quadrilobati.
In fondo alla piazza il superbo e
grandioso PALAZZO FARNESE, il più bello dei palazzi cinquecenteschi,
che conclude trionfalmente in Roma l’architettura del Rinascimento, avviata dal
palazzo Venezia.
Venne iniziato nel 1514, per il cardinale
Alessandro Farnese (poi papa Paolo III[3])
da Antonio da Sangallo il Giovane[4],
continuato dopo la morte di questi (1546) da Michelangelo e terminato da
Giacomo Della Porta[5]. Del Sangallo sono le facciate sulla piazza e sulle
vie laterali, fino al coronamento, esclusi il cornicione e la balconata
centrale, opera di Michelangolo, che costruì parte del secondo e tutto il terzo
ordine del cortile. Giacomo Della Porta aggiunse la facciata posteriore su via
Giulia. Il palazzo, passato dai Farnese ai Borbone di Napoli, è oggi sede della
Ambasciata di Francia presso il Quirinale.
[1] Vignola Jacopo Barozzi detto il (Vignola MO 1507
– Roma 1573) architetto e trattatista. Architetto capo di san Pietro dopo
Michelangelo, il suo capolavoro è palazzo Farnese di Caprarola (1559-73), ha
eseguito la chiesa del Gesù (1568) modello per le chiese gesuite, Villa Giulia
nel 1556, la chiesa di Sant’Andrea sulla via Flaminia e l’incompiuto palazzo
Farnese di Piacenza. E’ sepolto al Pantheon.
[2] Girolamo e Carlo
Rainaldi, padre e figlio.
Girolamo
(Roma 1570 – 1655) iniziò come assistente di Domenico Fontana. La sua prima
opera è il catafalco per Alessandro Farnese al Gesù (1589) e a Sisto V in San
Pietro. Come architetto della famiglia Farnese realizzo Santa Tersa a
Caprarola, Sant Lucia a Bologna. Lavorò a palazzo Pamphilj e alla chiesa poi
sostituito da Borromini. Ha realizzato la tomba Sfondati a Santa Cecilia in
Trastevere.
Carlo (Roma
1611 – 1691), collaborò con il padre al palazzo Nuovo in Campidoglio e a
palazzo Pamphilj. Realizzò il suo capolavoro con la chiesa di Santa maria in
Portico in Campitelli (1633 – 67), fece la facciata di Sant’Andrea della Valle,
le chiese gemelle di piazza del Popolo, la facciata absidale di Sant Maria
Maggiore, la chiesa del Suffragio in via Giulia, la cappella Spada nella chiesa
Nuova, la tomba di Clemente IX in Vaticano. Presentò progetti per il Louvre.
[3] Paolo III
Alessandro Farnese (Canino 1468 – Roma 1549), papa dal 1534. Lo stemma della
sua famiglia è composto dai gigli 3-2-1. Convocò il Concilio di Trento nel
1545, approvò la costituzione della Compagnia di Gesù nel 1540. Rimase neutrale
davanti ai conflitti franco asburgici. Prodigo di favore verso i familiari
invesì il figlio Pier Luigi del ducato di Parma e Piacenza nel 1545. Celebre il
suo ritratto opera di Tiziano oggi a Capodimonte. Grande mecenate, commissione
a Michelangelo il Giudizio Universale nella Cappella Sistina. La sua tomba è in
San Pietro, nella Tribuna, opera di Guglielmo della Porta.
[4] Antonio da Sangallo il
Giovane, Antonio Cordini, (Firenze 1484 – Terni 1546); Giuliano da Sangallo
e Antonio da Sangallo il Vecchio erano suoi zii. Architetto allievo di Bramante
ha realizzato la chiesa di Santa Maria di Loreto alla colonna Traiana, San
Giovanni dei Fiorentini iniziata dal Sansovino, la cappella Paolina e la scala
Regia in Vaticano, il bastione Ardeatino nelle mura Aureliane, il palazzo
Sacchetti per se stesso in via Giulia e il pozzo di San Patrizio a Orvieto.
[5] Giacomo Della Porta (Porlezza
Como 1532 – Roma 1602) architetto e scultore, di una famiglia di scultori ticinesi,
fu allievo del Vignola. Realizzò per la chiesa del Gesù di Roma la cupola, due cappelle e soprattutto la facciata, il
palazzo della Sapienza, Santa Maria ai Monti, la fontana delle Tartarughe, la
villa Aldobrandini a Frascati. Completò la cupola di Michelangelo con Domenico
Fontana.
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