martedì 16 agosto 2016

Le più belle finestre di Roma4

Alziamo gli occhi e scopriamo tante belle finestre a Roma. Ce ne sono davvero tante che parlano della storia, dell'arte, della vita della nostra amata Roma. Sapete questa finestra a chi appartiene? Guardatela bene, se proprio non lo sapete, leggete sotto.
Questa foto appartiene alla Casina del Cardinal Bessarione, è un esempio tipico di finestra rinascimentale. La Casina che si trova in via di Porta San Sebastiano vicinissima alla Chiesa di San Cesareo de Appia.
     Si tratta di un esempio tipico di rifugio suburbano, venne costruita dal cardinale Basilio Bessarione[1] che aveva la propria residenza in palazzo Colonna in quanto era titolare di Santi Apostoli. Ovviamente la sua costruzione è avvenuta utilizzando in parte costruzioni preesistenti.  Intorno al dotto umanista cardinale soleva radunarsi il fior fiore dell'intelligenza romana del primo Rinascimento. La casa, cinta da giardino, è una graziosa costruzione del Quattrocento, ad un solo piano rialzato con facciata e loggia rivolti verso il parco. Al di sotto si trovano gli ambienti di servizio. Nella costruzione furono utilizzati materiali di spoglio, abbondanti nella zona, come le colonne della loggia. Di notevole interesse gli affreschi del salone del piano nobile, si tratta di una ricca e complessa tematica decorativa. Gli ambienti interni sono arredati con mobili e opere d'arte del Rinascimento. Fino al 1930 era un'osteria. Restaurata tra il 1934 e il 1935, il 27 luglio del 1935 Benito Mussolini vi ha ricevuto il presidente del Consiglio ungherese. Attualmente è chiusa al  pubblico perchè utilizzata come sede di rappresentanza del Comune di Roma.

     Subito prima si trova la chiesa di San Cesario de Appia, nota anche con San Cesareo in Palatio, sorta sopra un edificio termale romano e rifatta alla fine del XVI secolo forse da Giacomo Della Porta[2], con facciata a lesene su alto basamento, ornata da specchiature e preceduta da protiro. Davanti alla chiesa, in un'aiuola, antica colonna di granito con croce. Interno assai semplice e severo, ad aula rettangolare e soffitto a riquadrature dorate su fondo azzurro con le insegne araldiche di Clemente VIII e figura del santo titolare. Presbiterio, pergamo,  paliotto dell'altare e cattedra ricomposti con elementi cosmateschi di finissima fattura. Nella calotta dell'abside il Padre Eterno fra due Angeli e all'esterno dell'arco Annunciazione, mosaici su disegno del Cavalier d'Arpino[3].



[1] Basilio Bessarione (Trebisonda 1408 - Ravenna 1472) svolse una poderosa opera per salvare i testi della cultura greca che affluivano in Italia dopo la conquista di Costantinopoli da parte dei Turchi. Ebbe un grande ruolo nel diffondere la conoscenza della lingua greca antica come fonte della cultura occidentale. Tentò una mediazione per giugere alla riappacificazione tra ortodossi e cattolici.
[2] Giacomo Della Porta scultore e architetto, chiesa del Gesù, fontana delle Tartarughe, ha terminato la cupola di San Pietro lasciata incompiuta da Michelangelo.
[3] Cavalier d'Arpino pittore del Seicento, autore degli affreschi nella sala degli Orazi e Curiazi in Campidoglio e degli affreschi della cupola di San Pietro.

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