Questa foto appartiene alla Casina del Cardinal Bessarione, è un esempio tipico di finestra rinascimentale. La Casina che si trova in via di Porta San Sebastiano vicinissima alla Chiesa di San Cesareo de Appia.
Si tratta di un esempio tipico di rifugio
suburbano, venne costruita dal cardinale Basilio Bessarione[1] che
aveva la propria residenza in palazzo Colonna in quanto era titolare di Santi
Apostoli. Ovviamente la sua costruzione è avvenuta utilizzando in parte
costruzioni preesistenti. Intorno al
dotto umanista cardinale soleva radunarsi il fior fiore dell'intelligenza
romana del primo Rinascimento. La casa, cinta da giardino, è una graziosa
costruzione del Quattrocento, ad un solo piano rialzato con facciata e loggia
rivolti verso il parco. Al di sotto si trovano gli ambienti di servizio. Nella
costruzione furono utilizzati materiali di spoglio, abbondanti nella zona, come
le colonne della loggia. Di notevole interesse gli affreschi del salone del
piano nobile, si tratta di una ricca e complessa tematica decorativa. Gli
ambienti interni sono arredati con mobili e opere d'arte del Rinascimento. Fino
al 1930 era un'osteria. Restaurata tra il 1934 e il 1935, il 27 luglio del 1935
Benito Mussolini vi ha ricevuto il presidente del Consiglio ungherese.
Attualmente è chiusa al pubblico perchè
utilizzata come sede di rappresentanza del Comune di Roma.
Subito
prima si trova la chiesa di San Cesario
de Appia, nota anche con San Cesareo in Palatio, sorta sopra un edificio
termale romano e rifatta alla fine del XVI secolo forse da Giacomo Della Porta[2], con
facciata a lesene su alto basamento, ornata da specchiature e preceduta da
protiro. Davanti alla chiesa, in un'aiuola, antica colonna di granito con
croce. Interno assai semplice e severo, ad aula rettangolare e soffitto a
riquadrature dorate su fondo azzurro con le insegne araldiche di Clemente VIII
e figura del santo titolare. Presbiterio, pergamo, paliotto dell'altare e cattedra ricomposti
con elementi cosmateschi di finissima fattura. Nella calotta dell'abside il Padre Eterno fra due Angeli e
all'esterno dell'arco Annunciazione,
mosaici su disegno del Cavalier d'Arpino[3].
[1]
Basilio Bessarione (Trebisonda 1408
- Ravenna 1472) svolse una poderosa opera per salvare i testi della cultura
greca che affluivano in Italia dopo la conquista di Costantinopoli da parte dei
Turchi. Ebbe un grande ruolo nel diffondere la conoscenza della lingua greca
antica come fonte della cultura occidentale. Tentò una mediazione per giugere
alla riappacificazione tra ortodossi e cattolici.
[2]
Giacomo Della Porta scultore e
architetto, chiesa del Gesù, fontana delle Tartarughe, ha terminato la cupola
di San Pietro lasciata incompiuta da Michelangelo.
[3]
Cavalier d'Arpino pittore del
Seicento, autore degli affreschi nella sala degli Orazi e Curiazi in
Campidoglio e degli affreschi della cupola di San Pietro.
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