E' una delle finestre di Casa Zuccari o Casa dei Mostri in via Gregoriana a due passi dalla cima della Scalinata di Trinità de' Monti.
La Casa Zuccari è una strana costruzione fatta edificare
da Federico Zuccari[1]
alla fine del Cinquecento. Ha questo nome perchè la porta e le finestre sono
bizzarramente decorate con grosse teste di mostri con la bocca spalancata e lo
Zuccari non la vide finita. Non è difficile vederci una similitudine con la
villa Orsini di Bomarzo. L'artista lasciò ai figli grossi debiti contratti per
la costruzione di questa casa tanto che essi furono costretti prima ad
affittarla e poi a venderla. Servì da abitazione a molti artisti: Angelica
Kauffmann, Winkelmann, Overbeck e D'Annunzio che vi ambientò alcune pagine del
Piacere. Alla fine dell'Ottocento fu comperata da Enrica Hertz che vi raccolse
gran numero di opere scientifiche costituendo la cosiddetta biblioteca
Hertziana. Nel 1913 la biblioteca fu donata in lascito allo stato tedesco che
l'ha aperta al pubblico. Oggi la biblioteca si compone di 287.000 volumi
dedicati all'arte italiana, in particolare rinascimentale e barocca, ma anche
all'arte romana post classica (il testo più antico è del 1475). Inoltre
possiede una fototeca di 900.000 volumi. Nel palazzo dei Mostri si trova la
sala di lettura, uffici e depositi. Nelle cantine è stata rinvenuta una
facciata di epoca repubblicana in opera reticolata forse riferibile alla villa
di Lucullo.
Un importante intervento di restauro e di
ampliamento è stato condotto su progetto dell'arch. madrileno Juan Navarro
Baldeweg che si è ispirato a criteri di luminosità e leggerezza. Il concorso è
stato vinto nel 1995, i lavori sono stati condotti nel 2001-11, l'inaugurazione è avvenuta l'1 febbraio 2013. Il
cortile lucernaio ha intorno a se le sale di lettura disposte su quattro
livelli come ballatoi fino alla terrazza sommitale che richiama gli ambienti
della villa di Lucullo[2].
Più in basso c'era fino ad una quarantina
di anni fa la sede del Club Alpino Italiano.
La via prende il nome da Gregorio XIII (il
bolognese Ugo Boncompagni, papa dal 1572 all'85; riformò il calendario
giuliano, dal 4 al 15 ottobre 1582) che
volle questa strada in sostituzione di una scomoda scalinata eretta da Domenico
Fontana. Altri artisti abitarono nella via: al n. 5 Francesco da Volterra, al
22 Pasquale Stanislao Mancini, Nicola Poussin, il Gregorovius, ancora Francesco
Crispi e Lamartine, al 42 il Canina.
[1]
Federico Zuccari (Sant'Angelo in
Vado nelle Marche 1539 - Ancona 1609) pittore di stile manierista, la sua opera
maggiore è il Giudizio Universale nella cupola di Santa Maria del Fiore a
Firenze, a Roma ha lavorato nella chiesa della Trinità de Monti, nell'Oratorio
del Gonfanlone, in San Marcello al Corso. Ha lavorato in palazzo Farnese di
Caprarola. Sue opere sono nei principali musei del mondo. Era fratello minore
di Taddeo.
[2]
Nuova biblioteca Hertziana le
notizie da: edilportale.com e altbiblhertz.it
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