L'Anci, l'associazione dei comuni italiani, propone di abbassare il limite di velocità oraria da 50 a 30 Km/h nei centri urbani, si tratta di una proposta di modifica del codice della strada e subito il governo ha risposto positivamente. Rallentare le auto in città significa difendere pedoni e ciclisti, questi ultimi sono aumentati dal 2,9% del 2001 al 9% del 2012. La vendita delle biciclette ha superato la vendita di automobili, nel 2012 sono state vendute 1.748.000 bici e 1.450.000 auto. Le vittime della strada sono passate da 63.941 nel 2001 a 3.650 nel 2012 e così è calato il numero dei feriti.
Ma la proposta dell'Anci è più ampia, prevede che il lato destro delle strade sia libero da parcheggi e dedicato alle piste ciclabili, nuovi semafori con precedenza di ripartenza alle bici, l'abolizione dell'obbligo di utilizzo delle piste ciclabili per le due ruote, impedire ai condomini di avere regolamenti nei quali le bici non possono parcheggiare nei cortili.
A Roma esistono già delle strade nelle quali non si possono superare i 30 Km/h, ad esempio in via dei Fori Imperiali e in via Labicana è stato introdotto recentemente da quando via dei Fori Imperiali è stata chiusa al traffico privato nel tratto largo Corrado Ricci - Colosseo. Un'altra strada con il limite dei 30 Km/H è via di Castel Porziano, dentro la pineta di Castel Fusano, se ti azzardi a mantenere i 30, subito ti suonano e ti superano tutti!
Io penso che tutti questi provvedimenti allo studio siano positivi. Già oggi se vado da casa (quartiere Appio Latino) alla Gnam in macchina percorro le strade ad una media che è inferiore ai 30 Km/h, solo in alcuni tratti raggiungo i 50 (ad esempio sul lungotevere). Sarebbe un grande progresso se riuscissimo ad estendere questo limite dei 30 alle strade più pericolose!
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