La scuola Fausto Cecconi a Centocelle.
Il quartiere di Centocelle negli anni Trenta era una lontana borgata agricola lungo la via Casilina collegata alla città da una ferrovia a scartamento ridotto che correva sulla strada stessa e arrivava fino a Fiuggi. Alle piccole abitazioni ad un piano con orto si unirono piccole case e baracche ad uso degli immigrati dalle campagne e dall'Abruzzo che giungevano a Roma nella speranza di trovare un lavoro nel campo dell'edilizia.
La chiesa di San Felice da Cantalice.
Le foto di questo post sono di Piero Tucci, il loro uso è libero.
Nel 1935 viene costruita la chiesa di San Felice da Cantalice, il 28 ottobre 1933 alle ore 16 viene inaugurata la scuola Elementare intitolata all'aviatore eroe della prima guerra mondiale Fausto Cecconi. La scuola sorge in via dei Glicini in un terreno in leggera pendenza, ha una planimetria a pettine, con l'edificio principale parallelo alla strada sul quale si impostano tre corpi longitudinali. Il progetto è dell'architetto Antonelli Augusto (Venezia 1885-Roma 1960) che ha Roma ha progettato anche la scuola Di Donato nel rione Esquilino (via Bixio), la scuola IV Novembre nel rione Testaccio e il ponte del Littorio oggi Matteotti.
Nell'anno scolastico 1933-34 frequentano la scuola 1407 alunni + 150 della scuola Materna. Negli anni successivi la popolazione aumenta sempre più a causa della crescita edilizia e demografica della borgata. Nel 1942-43 si arriva a 1913 alunni + 272 della scuola Materna.
Nel 1937 viene aperta una succursale in un villino in via della Bella Villa sulla via Casilina ancor più fuori Roma.
All'inizio della guerra gli scantinati sono adibiti a ricoveri antiaerei per la popolazione. Nel 1943, dopo il bombardamento di San Lorenzo del 19 luglio, la scuola viene chiusa perchè Centocelle è dichiarata zona di combattimento vista la vicinanza con l'aeroporto militare di Centocelle. Dopo l'8 settembre la scuola viene occupata dall'esercito tedesco. A custodia dell'edificio rimane il portiere, il sig. Giuseppe Lucarini, che rimarrà nelle sue funzioni fino al 1960. Dopo la liberazione di Roma del 4 giugno 1944 la scuola è occupata dalle truppe alleate e rimane chiusa fino all'11 marzo 1946. Quando riapre è sprovvista di lavagne, cattedre, di qualsiasi sussidio didattico, soprattutto mancano i vetri alle finestre. In una relazione del 20 novembre 1948 si scrive che i locali sono in ottimo stato. Il busto di Fausto Cecconi viene sostituito in quanto il precedente portava le insegne fasciste, l'attuale è dello scultore Luigi Del Giudice.
Nel 1951 viene realizzato l'ampliamento della Cecconi prolungando il dente parallelo a via di Tor de' Schiavi. Con l'istituzione della Scuola Media unica, in tale ampliamento trova posto la scuola Media Catullo.
Gli anni Sessanta e Settanta vedono un continuo incremento di popolazione scolastica per il boom demografico che interessò in quegli anni tutta l'Italia. Dagli anni Novanta vi è stata una forte immigrazione dai paesi del Nord Africa e dell'Est europeo per cui la scuola ha visto l'inserimento di tanti alunni provenienti da questi lontani paesi o nati a Roma da famiglie straniere.
Il cantautore Claudio Baglioni è stato un alunno della Cecconi.
La foto è presa da it.wikipedia.org.
Complimenti al dirigente scolastico e agli insegnati per la mostra che hanno realizzato e per la bella iniziativa che hanno avuto utile a tener viva la memoria storica di questo importante quartiere di Roma.
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