Michelangelo Buonarroti o Michelagnolo - come si firmava - è stato un protagonista di primo piano del Rinascimento italiano, fu riconosciuto, già al suo tempo, uno di più grandi artisti di sempre. Il suo nome è collegato a una serie di opere che lo hanno consegnato alla storia dell'arte, alcune delle quali sono conosciute in tutto il mondo e considerate tra i lavori più importanti dell'arte occidentale. Lo studio delle sue opere segnò le generazioni successive, dando vita, con altri modelli, a una scuola che fece arte "alla maniera" sua che va sotto il nome di Manierismo.
Eccoci alla partenza in largo Corrado Ricci,
lungo via dei Fori Imperiali.
Eccoci in piazza San Pietro per ammirare la cupola di Michelangelo.
La prima tappa non poteva che essere la Cupola di San Pietro. Una delle più vaste coperture in muratura mai costruite. Michelangelo si ispirò alla cupola di Santa Maria del Fiore a Firenze e ne derivò la struttura a doppio guscio di cui quello interno è portante. La cupola ha un diametro di m 41,50, un'altezza di m 133,30, un'altezza interna di m 117,57.
Eccoci in via Giulia, stiamo andando verso piazza Farnese.
Eccoci in piazza Farnese, sullo sfondo il palazzo omonimo.
La seconda tappa è stata palazzo Farnese, superbo e grandioso. Il più bello dei palazzi cinquecenteschi che conclude trionfalmente in Roma l'architettura del Rinascimento avviata da palazzo Venezia. Venne iniziato nel 1514 da Antonio da Sangallo il Giovane per Alessandro Farnese poi papa Paolo III che fece la facciata e le facciate laterali. A lui subentrò Michelangelo che fece la balconata con la loggia e il cornicione che prende slancio e spicco dal vasto spazio libero sopra le finestre. Anche il cortile interno è suo. Dopo Michelangelo concluse il cantiere di questo palazzo Giacomo della Porta che realizzò la facciata su via Giulia.
Abbiamo parcheggiato le bici in piazza Santa Maria sopra Minerva
per entrare nella chiesa omonima a vedere il Cristo portacroce di Michelangelo.
Grazie al nostro presidente Giancarlo che resta fuori a guardare le bici.
La chiesa di Santa Maria sopra Minerva,
vero museo aperto a tutti!
Ecco il Cristo portacroce di Michelangelo!
La terza tappa è stata la chiesa di Santa Maria sopra Minerva dove si trova la statua del Cristo portacroce. La prima versione venne lasciata incompiuta per una venatura del marmo. Quattro anni dopo Michelangelo utilizzò un altro blocco di marmo lo sbozzò a Firenze e lo inviò a Roma dove fu terminato da allievi.
Porta Pia, interno.
Una lunga galoppata ed eccoci a porta Pia, voluta da Pio IV Medici di Milano ed eretta verso il 1560 da Michelangelo. Nel mezzo del corpo di fabbrica, a mattoni a vista e coronato da merlatura, si apre il grandioso portale di travertino con lesene e ricco timpano composito, ai lati le finestre a timpano sormontati da minori finestre riccamente incorniciate, più in alto il curioso motivo di patene fasciate da una stola, allusive all'arte di chirurghi della famiglia del Papa. Il prospetto della porta su via Nomentana, a forma di arco trionfale, è di Virginio Vespignani.
Siamo a San Pietro in Vincoli per ammirare il Mosè di Michelangelo
Il Campidoglio.
Ultima tappa la piazza del Campidoglio, la prima piazza moderna di Roma. Di Michelangelo sono il palazzo dei Consevatori, il palazzo Nuovo, la balconata e la scalinata, anche il palazzo Senatorio nel quale sono intervenuti in seguito Giacomo della Porta e Girolamo Rainaldi. Fu Michelangelo a volere al centro di questa piazza la statua di Marco Aurelio.
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