sabato 2 novembre 2013
Una mostra meravigliosa che apre la mente e rasserena il cuore.
Da alcuni giorni all'Ara Pacis è allestita una mostra straordinaria che
presenta tutti i massimi artisti dell'Impressionismo. Si tratta di un'occasione
unica per noi romani di vedere quadri provenienti dalla National Gallery di
Washington, unica tappa europea per i 68 dipinti diretti in Giappone per
un'altra esposizione.
Il movimento artistico detto Impressionismo si basa sull apossibilità
di rendere, attraverso il colore, le impressioni suscitate dalla realtà, con
una preferenza per il paesaggio; per questo gli artisti impressionisti
preferiscono dipingere all'aperto, fissando sulla tela le impressioni
suscitate dalla realtà di luci e colori, con pennellate rapide senza
eseguire un disegno prestabilito e tracciato in precedenza.
La data di nascita è il 15 aprile 1874 quando Monet, Renoir, Sisley,
Degas, Morisot e altri espongolo dal fotografo Nadar. Erano quadri "en
plein air", eseguiti lungo le rive della Senna, aiutati dai progressi della
chimica che aveva prodotto i colori ad olio in tubetto, facili da usare
fuori dall'atelier. La mostra fu un totale insuccesso di critica:
Impressionismo fu il termine creato da un critico davanti al quadro di Claude
Monet "Impression: soleil levant" per evidenziarne i difetti, il disordine
compositivo.
Tradizionalmente l'artista che dà l'avvio è Claude Monet, mentre quello
che ne conclude l'esperienza, aprendo nuove vie è Paul Cezanne.
La mostra si articola in diverse sezioni: Donne, amiche, modelle, in questa
spiccano i due ritratti di Renoir "Giovane donna che si pettina" e "Ritratto
di Madame Henriot" entrambe tele del 1876; Natura morta con lo splendido
qudro di Cezanne "Natura morta con brocca di latte e frutta" del 1900;
Bonnard e Vuillard iniziatori del movimento artistico denominato
Nabis, qui mi è piaciuto particolarmente "Tavola apparecchiata in giardino"
di Bonnard del 1908; La pittura en plein air, che è la sezione con il
maggior numero di opere, non si può non mensionare Van Gogh con "Campo
di tulipani" del 1883, di Pisarro "Frutteto in fiore" del 1872;
l'ultima sezione è: il ritratto e l'autoritratto, anch'essa meravigliosa.
Al museo dell'Ara Pacis, fino al 23 febbraio, aperto da martedì alla
domenica dalle 9 alle 19, ingresso € 8.
La locandina della mostra è tratta dal sito internet arapacis.it.
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