Negli anni tra
l’inzio del Novecento e il 1940, c’è stato un architetto che ha realizzato a
Roma delle opere nelle quali metteva insieme tanti stili diversi, il tutto
condito da un’idea di grandiosità che ben si addicevano agli anni della
dittatura fascista. Tra le sue realizzazioni ce ne sono certamente alcune che
conoscete, ne elenco le maggiori: laChiesa dell'Immacolato Cuore di Maria a
piazza Euclide nel 1921-52, il palazzo dell'Istituto Nazionale degli Infortuni
a via IV Novembre nel 1928-34; il museo del Risorgimento al Vittoriano nel
1929-30; il castellaccio Brasini in via Flaminia nel 1932-38; il ponte Flaminio
nel 1938-52. Ma quella che più mi sorprende è il Complesso del Buon Pastore
realizzato nella zona di Bravetta e sconosciuto ai romani che non sono pratici
della zona.
Realizzato tra il 1929 e il 1943, costato
allora per 25 milioni di lire, doveva ospitare la Casa Provinciale della
Congregazione delle Suore di Nostra Signora della Carità Buon Pastore di
Augiere, in seguito divenne ospedale e sanatorio militare, dal 1969 ospita
alcuni istituti scolastici, oggi accoglie il Liceo Scientifico Marcello
Malpighi, il Liceo Classico Eugenio Montale, l’Istituto Tecnico Commerciale e
per Geometri A. Ceccherelli, oltre all’Associazione Il Filo dalla Torre/Onlus
Centro Specializzato per l’Autismo e la Disabilità.
L'architetto si ispirò a diversi stili
artistici nel tentativo di creare meraviglia, in particolare si riferì alla
gigantesca nicchia del cortile del Belvedere in Vaticano (opera di Bramante)
mentre per la cupola della chiesa al centro del complesso il riferimento a
quella di Sant'Ivo alla Sapienza di Borromini è evidente. La pianta è quella di
un quadrilatero molto irregolare, simile a un trapezio.
Negli anni Settanta l'edificio fu privato
delle bellissime guglie in pietra serena alte diversi metri, anche la croce di
bronzo che adornava la parte superiore della cupola venne rimossa negli anni
Novanta perchè colpita da un fulmine.
Si può vedere anche da villa Carpegna. Se
avete tempo e voglia di conoscere questa “stranezza romana” fateci una
passeggiata, si trova in via Bravetta angolo via Silvestri. Buona passeggiata.
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