La famiglia di costruttori romani ha quasi
ultimato un intervento da cinque milioni di euro con il quale aprirà al
pubblico la propria collezione di opere di artisti della cosiddetta Scuola
Romana, da Donghi a Scipione nel palazzo che un tempo ospitava l’Ufficio
d’Igiene.
A primavera, quando saranno completati i
lavori all’interno dell’edificio, si potranno ammirare i capolari come il
“Ballo sul fiume” di Giuseppe Capogrossi, il “Ritratto di Primo Carnera” di Giacomo
Balla, la “Pettinatrice” di Antonietta Raphael, e i “Piccoli saltimbanchi” di
Antonio Donghi.
Questi capolavori, anche apere di De
Chirico, sono stati acquistati da Claudio Cerasi (lo stesso che ha realizzato
il Maxxi) e dalla moglie Elena, ora saranno esposti per iniziativa e sotto la
cura di una fondazione intitolata ai due costruttori romani. Nel palazzo 1.000
mq di esposizioni e 700 di uffici.
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