Nella foto di ieri il teatro Quirino di via delle Vergini
(presso fontana di Trevi).
Al nome storico del teatro Quirino è stato
aggiunto quello di Gassman come riconoscimento ad uno dei più grandi attori
teatrali e cinematografici di Roma. Attalmente è a forma di ferro di cavallo
con due balconate e una galleria, complessivamente può accogliere 930 posti.
Venne costruito nel 1871 per volere del
principe Sciarra che decise di affidare il progetto all'architetto Giulio De
Angelis[1].
Il luogo era all'interno delle proprietà del principe. Il momento di creare un
teatro era propizio vista la caduta del potere temporale dei papi, non vi erano
più le limitazione di censura del precedente regime.
Costruito
interamente in legno venne eretto in una sola giornata. Vi si rappresentavano
operette indirizzate ad un pubblico di ceto medio. Il nome del teatro fu da
subito Quirino in onore del colle Quirinale che a sua volta ricorda i quiriti
(dal nome della tribù di sabini stanziati sul quirinale da cui provenne il
secondo re di Roma Numa Pompilio, i romani chiamavano se stessi quiriti secondo
quanto affermano gli storici Tito Livio e Plutarco).
In occasione della creazione di una strada
più ampia per collegare il Corso con fontana di Trevi, nel 1882, il teatro
venne demolito e ricostruito in muratura a pochi metri di distanza sempre ad
opera di De Angelis. Allora il teatro venne dotato di una sala a ferro di
cavallo e due orini di palchi, la struttura era metallica, ornata di colonnine
di ghisa in stile neoclassico. Nel 1898 i lavori furono conclusi e gli interni
ornati con drappi, velluti e stucchi dorati, la programmazione del teatro
cambiò, entrarono l'opera lirica e il balletto.
Nel 1914 il teatro cambiò volto, assumendo
l'aspetto di un edificio di stile razionalista, venne aggiunto un terzo ordine
di palchi e costruito un tetto apribile. Queste innovazioni si devono a
Marcello Piacentini. Lo stesso architetto portò altri cambiamenti nel 1954
creando uffici per l'ETI che nel frattempo aveva preso in gestione diretta il
teatro. I palchi vennero quasi tutti eliminati, si costruì una pensilina. Dal
2009 il direttore artistico del teatro è Geppy Gleijeses.
Dopo la scomparsa di Vittorio Gassman
(1922-2000) il teatro gli è stato intitolato per ricordare il grande attore,
regista, sceneggiatore e scrittore romano di adozione. E' stato attivo in campo
teatrale, cinematografico e televisivo. Con Nino Manfredi, Marcello
Mastroianni, Alberto Sordi e Ugo Tognazzi è considerato uno dei mostri sacri
della commedia all'italiana. Tutti ricordano: "Riso amaro" del 1949,
"I soliti ignoti" del 1958, "La grande guerra" del 1959,
"Il sorpasso" del 1962.
[1] Giulio De Angelis (1850 - 1906) autore del palazzo e galleria
Sciarra nel 1883, del palazzo dei grandi magazzini Bocconi poi Rinascente ora
Zara in via del Corso nel 1886, palazzina Borghese su via Ripetta Tomacelli.
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