mercoledì 3 settembre 2025

Sei romano de Roma se...

 sai come si chiama e dove si trova il monumento che vedi sotto.


Nella foto di ieri il fiume Almone che attraversa la Caffarella.

     E’ il terzo fiume di Roma (Km 21), nasce sui colli Albani da infiltrazioni del Lago di Castel Gandolfo (a circa 400 metri slm). Nell’ultimo tratto prendeva il nome di Acquataccio, la via Ostiense lo superava con un ponte detto “della Travicella” quindi si gettava nel Tevere nei pressi del gazometro. Oggi le sue acque vengono intubate subito dopo l’Appia Antica (ex Cartiera Latina) e finiscono nel depuratore di Roma Sud (Torrino Sud). Per gli antichi romani il fiume Almone veniva identificato con una divinità, il dio Almone, che dava l'acqua o la siccità come egli desiderava. Aveva un culto importante, il suo rito si svolgeva ogni anno il 27 marzo proprio dove le sue acque sfociavano nel Tevere. Dal Palatino, dove c'era il tempio della Magna Mater (la dea Cibele), si portava il simulacro della dea con una solenne processione fino alla via Ostiense, l'immagine aniconica (una pietra nera, forse un meteorite) veniva immersa nell'acqua del fiume insieme agli arnesi del culto. “La pietra venne portata a Roma da Pessinunte in Asia Minore, dove era il santuario della dea, durante le guerre puniche, perché un oracolo lo rendeva condizione necessaria per vincere la guerra. L’immagine era giunta a Roma via mare, ma alla confluenza del Tevere con l’Almone proseguì il suo viaggio via terra seguendo la via Ostiense” da: Sara Fabrizi, La storia di Appio San Giovanni, ed. Typimedia, anno 2020, pag. 35.

     La processione aveva questa meta, perché la leggenda recita che la nave proveniente da Pessinunte si incagliò alla confluenza dell’Almone, solo dopo una cerimonia di purificazione riprese il viaggio. L’importante cerimonia del 27 marzo durò fino al 389 d.C. quando fu abolita per incompatibilità con il Cristianesimo (da: Spiccioli di natura, pag. 68). Vedi più avanti “

     Invece nel fondovalle, alle idi di luglio, arrivavano i cavalieri romani ed eseguivano una cavalcata in onore di Marte Gradivo in ricordo della battaglia del lago Regillo (493 a.C.). Bisogna tener presente che un tempio dedicato a Marte era nei pressi dell’attuale chiesetta del Quo Vadis.

     Il nome Almone deriva - secondo l'Eneide, libro VII, vv. 531-534 - figlio di Tirro, custode degli armenti del re Latino, morto nella guerra con i troiani.

     Nella notte tra il 10 e l’11 febbraio 2011, nel quartiere Statuario, alcuni ladri rubano un’autocisterna piena di gasolio (15.000 litri) e la svuotano nei tombini del quartiere, così il gasolio raggiunge il fiume Almone, per giorni l’aria della Caffarella è irrespirabile

     Il fiume Almone segna il confine tra il VII e l'VIII municipio.

     Qui nel fondovalle tra canne, pioppi, salici, giunchi ed equiseti volano i beccaccini e le ballerine, saltano rane e rospi, strisciano bisce e salamandre.

     In questo corso d’acqua sono state girate alcune scene del film “Sotto il sole di Roma” di Renato Castellani, del 1948, in cui un giovane Alberto Sordi fa il bagno nel fiume e gli rubano i vestiti.


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