La rassegna mette in mostra Zerocalcare e altri autori per una mostra che è giunta alla XII edizione.
Il forte fu
costruito tra il 1880 e il 1884 al quarto km della via Prenestina, si estende
su una superficie di 13,4 ha. Il piano regolatore del 1962 (sindaco Glaudo
della Porta) destina l'area a verde pubblico. Nel 1976 il sindaco Argan chiese
al ministero delle finanze l'uso dei forti per esigenze sociali. Nel 1977 il
comune di Roma ha preso possesso del forte senza mai utilizzarlo e lasciandolo
in abbandono. Dal 1987 il demanio dello Stato ha chiesto il pagamento
dell'occupazione del forte, ne è nato un contenzioso giuridico ancora non
risolto. Il PRG del 2003 (sindaco Veltroni) ha confermato la destinazione
dell'area a verde e servizi pubblici di livello locale. Dal 1° maggio 1986 il
forte è occupato dal Centro Sociale Autogestito (CSOA) Forte Prenestino che lo
ha di fatto reso l'unico dei forti di Roma che sia stato riutilizzato con
un'altra funzione rispetto a quella originaria. E' uno dei centri sociali più
antichi di Roma avendo superato i venti anni di vita. Tra le attività che vi si
svolgono, tutte autofinanziate, dal 2005 vi è quella di Crack festival
internazionale di fumetti, incontri nazionali di musica Raggae 2005 e jazz dal
2010, mercatini a vendita diretta di prodotti agricoli e la festa del non
lavoro in occasione del 1° maggio. Dal 23 maggio dispone di una nuova sala
cinema, le attività di proiezioni cinematografiche risalgono ai primi anni di
occupazione del forte. Il teatro occupa un posto importante nella
programmazione del forte e la sua attività è iniziata con uno spettacolo
teatrale.
Nel libro di Gaia
Remiddi e altri dal titolo "Il moderno attraverso Roma" a pag. 140 si
legge: "...i forti erano organismi difensivi poligonali costruiti su
alture... edifici bassi, quasi un semplice corrugamento del terreno, hanno il
fronte principale costituito da un muro a leggero saliente lungo 200 metri, i
fianchi assai più brevi e circondati da un fosso asciutto con muro di
controscarpa... l'aspetto più interessante di questi è la compenetrazione con
l'ambiente naturale dell'agro romano...".
Il forte era una delle
quindici fortificazioni erette per difendere la giovane capitale dello stato
italiano tra il 1878 e il 1884[1]
oltre a tre batterie (Nomentana, Porta Furba e Appia Pignatelli). I forti si
trovano ad una distanza di 3-4 Km dalle mura Aureliane, tra i due e i quattro
km tra loro, erano tutti a pianta esagonale e nominati con i nomi delle strade
di accesso alla città che difendevano. Tutte le strutture furono poco o nulla
utilizzate a causa della vicinanza alla città e alla evoluzione dei sistemi
balistici a maggiore gittata che li avrebbero scavalcati, quindi con Regio
Decreto del 1919 vennero radiati dal novero delle fortificazioni e utilizzati
come caserme o depositi militari. Lentamente la città li ha inglobati.
[1] Forti di Roma la data della loro costruzione da: AA.VV. I rioni e i
quartieri di Roma, ed. Newton, cit. Per it.wikipedia.org alla voce Forti di
Roma la data della loro costruzione è collocata tra il 1877 e il 1891.
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