Ha riaperto da pochi giorni la sala delle colonne e il salone principale della Galleria Nazionale d'Arte Moderna che si trova a Valle Giulia. E' stato creato un angolo caffè, un book shop nelle corti laterali, un tappeto degli anni Cinquanta/Sessanta, quando era sovrintendente Palma Bucarelli con i divani di quel periodo. Nel salone principale è tornato il palche. In questo spazio è visitabile la mostra di Saretto Cincinelli intitolata "The lasting. L'intervallo e il tempo". La nuova soprintendente sta procedendo ad un riordinamento delle sale e della collezione stessa.
Sentiamo le parole che lei stessa ha usato e che sono scritte all'ingresso della Galleria. Le riportiamo fedelmente.
Fare
il nostro tempo significa stare sul presente, cosa che nel museo si traduce
paradossalmente, come uno stare in differita ed è proprio questo scarto sul
tempo che stacca dalla cronoca e dall’attualità per poter dire qulcosa d’altro,
che fa la differenza. “Il presente richiede attenzione, ascolto, cura,
consapevolezza. Per riconoscere il cambiamento bisogna vincere la difficoltà di
stare sul presente”.
In questo lasso di tempo, un tempo
cronologico, sono stata in ascolto, ho scelto un certo silenzio carico di forza
(come dice un proverbio Zen, è la pausa tra una nota e l’altra che produce la
musica), ho provato ad accordare gli strumenti prima di iniziare a suonare.
Questo esordio gode di tutta l’energia del giorno più lungo e luminoso
dell’anno e non ho scelto di stare al passo, ma di segnare il passo. Ho
iniziato da dentro, dall’architettura e dalla luce. Ho fatto l’archeologa e ho
provato a segnare il tempo di levare. Ho cercato di ritrovare lo spirito di
questo luogo e da qui ho ricominciato a disegnare una possibilità per l’altra
pietra d’angolo della Galleria Nazionale, la sua collezione. Ho messo al centro
la testa e la coda di quello che verrà di quello che sarà nella prossima mostra: un discorso sul tempo, sull’idea
della durata e della persistenza, cercando di sfidare il monopolio della
cronologia e la possibilità di passare a contrappelo la storia, secondo le
impareggiabili parole di Walter Benjamin.
Cristiana Collu, direttore della
Galleria Nazionale d’Arte Moderna.
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