venerdì 24 giugno 2016

Segniamo questa data: 10 ottobre. Riapre la Galleria Nazionale d'Arte Moderna


   Ha riaperto da pochi giorni la sala delle colonne e il salone principale della Galleria Nazionale d'Arte Moderna che si trova a Valle Giulia. E' stato creato un angolo caffè, un book shop nelle corti laterali, un tappeto degli anni Cinquanta/Sessanta, quando era sovrintendente Palma Bucarelli con i divani di quel periodo. Nel salone principale è tornato il palche. In questo spazio è visitabile la mostra di Saretto Cincinelli intitolata "The lasting. L'intervallo e il tempo".  La nuova soprintendente sta procedendo ad un riordinamento delle sale e della collezione stessa.
   Sentiamo le parole che lei stessa ha usato e che sono scritte all'ingresso della Galleria. Le riportiamo fedelmente.



Fare il nostro tempo significa stare sul presente, cosa che nel museo si traduce paradossalmente, come uno stare in differita ed è proprio questo scarto sul tempo che stacca dalla cronoca e dall’attualità per poter dire qulcosa d’altro, che fa la differenza. “Il presente richiede attenzione, ascolto, cura, consapevolezza. Per riconoscere il cambiamento bisogna vincere la difficoltà di stare sul presente”.
   In questo lasso di tempo, un tempo cronologico, sono stata in ascolto, ho scelto un certo silenzio carico di forza (come dice un proverbio Zen, è la pausa tra una nota e l’altra che produce la musica), ho provato ad accordare gli strumenti prima di iniziare a suonare. Questo esordio gode di tutta l’energia del giorno più lungo e luminoso dell’anno e non ho scelto di stare al passo, ma di segnare il passo. Ho iniziato da dentro, dall’architettura e dalla luce. Ho fatto l’archeologa e ho provato a segnare il tempo di levare. Ho cercato di ritrovare lo spirito di questo luogo e da qui ho ricominciato a disegnare una possibilità per l’altra pietra d’angolo della Galleria Nazionale, la sua collezione. Ho messo al centro la testa e la coda di quello che verrà di quello che sarà nella prossima  mostra: un discorso sul tempo, sull’idea della durata e della persistenza, cercando di sfidare il monopolio della cronologia e la possibilità di passare a contrappelo la storia, secondo le impareggiabili parole di Walter Benjamin.
Cristiana Collu, direttore della Galleria Nazionale d’Arte Moderna.

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