Nella foto di ieri porta del Popolo.
Il nome originario era porta Flaminia in
quanto vi passa la via Flaminia[1] (iniziava dalla porta Fontinalis delle mura
Serviane presso il Vittoriano), poi venne chiamata porta San Valentino
perchè conduceva alla chiesa e alle catacombe dove era morto l'omonimo martire
cristiano, presso l'attuale v.le Pilsudski.
Il nome della porta e della piazza deriva,
secondo alcuni dai pioppi numerosi nella zona, secondo altri dalla chiesa
costruita nel 1099 con una sottoscrizione popolare. I detriti trasportati dal
fiume e il lento cedere della collina del Pincio provocarono il lento
interramento della porta. Ancora oggi la porta si trova un metro e mezzo più in
alto della porta romana. I lavori si resero necessari e inprocrastinabili nel
Cinquecento, la facciata esterna fu commissionata a Michelangelo da papa Pio
IV, ma Michelangelo trasferì l'incarico
a Nanni di Baccio Bigio il quale realizzò l'opera nel 1562 - 65. Le quattro
colonne della facciata provengono dall'antica basilica di San Pietro, al di
sopra fu posta una lapide commemorativa con lo stemma papale, due cornucopie e
soprattutto la porta su fiancheggiata da due torri di guardia a base quadrata.
Nel 1638 tra le due coppie di colonne vennero inserite le due statue di San
Pietro e di San Paolo, opera di Francesco Mochi, tali opere erano per la
basilica di San Paolo, ma vennero rifiutate e non pagate.
La facciata interna fu invece realizzata
da Gian Lorenzo Bernini per il papa Alessandro VII Chigi in occasione
dell'arrivo a Roma della regina Cristina di Svezia. Una iscrizione ricorda il
felice ingresso del 23 dicembre 1655. Memorabile anche l'ingresso in Roma del
re francese Carlo VIII il 31 dicembre 1494, il suo esercito sfilò per ben sei
ore.
Dopo l'Unità d'Italia, per esigenze del
cresciuto traffico cittadino furono aperte due porte laterali nel 1887, otto
anni prima erano state demolite le torri che fiancheggiavano la porta. A
testimonianza di questi lavori vennero poste due lapidi ai lati di quella di
Pio IV.
Negli anni del sindaco Rutelli (1993 -
2001) la piazza venne pedonalizzata e di conseguenza venne vietato il traffico veicolare
sotto la porta.
[1] Via Flaminia. Strada consolare romana collegava con Fano (nelle
Marche) e di lì proseguiva per Rimini dove aveva inizio la via Emilia. Oggi è
la SS3. Dalla via Flaminia si dirama la via Cassia che conduce a Firenze, i
romani la collegarono alla via Aurelia passando per Lucca e Pistoia. Oggi è la
SS2.
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