Nella foto di ieri porta Portese.
Si tratta di una delle porte delle Mura
Gianicolensi volute da papa Urbano VIII Barberini nel 1644 per includere nel
perimetro delle mura di Roma anche il Gianicolo troppo vicino al Vaticano. Il
progetto fu redatto dall'architetto Marcantonio De Rossi, padre di Mattia De
Rossi[1],
il quale riuscì ad avere l'incarico grazie all'interessamento di Donna Olimpia
Maidalchini cognata del papa. Anche la porta si deve al De Rossi, ma fu
terminata dopo la morte del papa, quindi su di essa si trova lo stemma di
Innocenzo X Pamphili.
L'aspetto generale è comunque quello di
una porta incompiuta e con uno stile diverso dalle altre per le nicchie vuote,
le maestose colonne, la balconata invece del cammino di ronda. Mancano inoltre
le due torri laterali. Dalla porta inizia la via Portuense[2]
che oggi conduce a Fiumicino anche se è più usata l'autostrada.
La porta Portese delle mura Aureliane si
trovava qualche centinaio di metri più a Sud, all'incrocio dell'attuale via
Portuense con via Bezzi.
Nelle vicinanze si trovava il porto di Ripa Grande, all'interno delle
mura per una questione di dazio, tale porto è scomparso con la costruzione
degli argini del Tevere. Sempre all'interno delle mura si trova l'Ospizio di San Michele utilizzato in
parte come carcere minorile fino al 1938, ospizio di poveri vecchi e bambini
abbandonati. Il progetto del palazzo è di Ferdinando Fuga. Oggi è sede del
Ministero dei Beni Culturali con l'Istituto Centrale per il Catalogo, la scuola
e i laboratori dell'Istituto Superiore per il Restauro. Oltre la porta si
trovava l'Arsenale Pontificio della
metà del Settecento sul quale vi è il progetto della Sovrintendenza di
trasformarlo in un museo del fiume Tevere. Davanti alla porta, ogni domenica
mattina, si tiene il mercato di Porta
Portese. Si tratta di un mercato di generi vari, anche usato, di
antiquariato, di vestiario, di stampe e libri antichi, di biciclette nuove e
usate. Tale mercato si è installato in questa zona dagli anni del dopoguerra
quando si praticava la "borsa nera". Celebre è la canzone degli anni
Settanta di Claudio Baglioni intitolata "Porta Portese" che offre un
affresco vivo della situazione del mercato.
[1] Mattia De Rossi. Ingegnere e architetto del Seicento allievo del
Bernini. Collaborò per la nuova balaustra di ponte sant'angelo, direzione dei
lavori pavimento del portico di San Pietro, perizia tecnica sulla cupola di san
Pietro. Il padre Marcantonio aveva lavorato oltre a questa porta all'abbazia di
San Martino al Cimino.
[2] Via Portuense. Strada consolare fatta costruire alla fine del I
secolo per collegare la città con Portus, il nuovo porto voluto da Claudio
poichè quello di Ostia era insufficiente la traffico mercantile. Oggi è la
strada provinciale n.1.
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