Nella foto di ieri porta Latina.
E' una delle porte meglio conservate delle mura
Aureliane, il suo nome deriva dalla via Latina[1]
che vi usciva. Secondo una antica leggenda qui si sarebbe nascosto il dio
Saturno (latens) dopo essere stato detronizzato da Giove.
La porta ha
ancora l'aspetto dato da Onorio che ne ridusse l'ampiezza: da m 4,20 a 3,37
attuali, come ridusse l'altezza da 6,55 a 5,65 ovviamente per motivi difensivi.
Al centro dell'arco, sul lato esterno abbiamo il monogramma di Costantino, sul
lato opposto la croce greca. La porta è affiancata da due torri a pianta
semicircolare con feritoie, quella di sinistra ha la base con una pianta
diversa dell'alzato a dimostrazione che subì rimaggiamenti di rilievo. Secondo
alcune fonti potrebbe essere ciò che rimane della tomba dell’imperatore
Domiziano (che dopo la morte subì la “damnatio memorie”). Al di sopra cinque
finestre ad arco che corrispondono alla camera di manovra. Esisteva un cortile
interno con controporta. Nel 1408 la porta fu chiusa per interramento dal re
Ladislao di Napoli nel 1408 come la porta Asinaria, fino al 1669 (intervento
del cardinale Giulio Gabrielli) passò periodi di chiusura piuttosto lunghi
perchè la vicina porta San Sebastiano assorbiva tutto il traffico. Per tutto l'Ottocento
la porta rimase chiusa, venne riaperta solo nel 1911, una foto dei primi del
Novecento testimonia questo stato.
Nelle
vicinanze si trova l'Oratorio di San Giovanni in Oleo e la Basilica di San
Giovanni a Porta Latina. Subito fuori le mura si trovano una serie di villini
che risalgono a prima della "Grande Guerra".
Il tratto
di passeggiata tra porta Latina e porta Metronia è stato pedonalizzato dal
Comune di Roma nell'aprile del 2009, trasformato a giardino, con sentieri,
luoghi per la sosta, pista ciclabile collegata con quella di via delle Terme di
Caracalla. Tale intervento è stato possibile perchè l'area è stata liberata dal
mercato "Metronio" che ha trovato posto in una nuova e moderna
struttura in piazza Epiro. L'area è illuminata[2].
[1] Via Latina. Antica strada consolare romana che usciva da porta
Capena insieme alla via Appia ma, molto più antica di questa era un tracciato
preistorico percorso anche dagli Etruschi per commerciare e colonizzare la
Campania. Un tratto di via Latina è conservato nel Parco delle Tombe Latine,
presso via dell'Arco di Travertino, altri tratti sono nel Parco degli
Acquedotti e sui castelli nell'attuale via Anagnina sotto Tuscolo. Percorrendo
la valle del Sacco arrivava fino a Capua. In parte il suo percorso coincise con
la successiva via Labicana.
[2] Parco Metronio. La notizia della riqualificazione da: la Repubblica del 02.11.09.
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