Ma a Roma naturalmente. Anche se è la
capitale universale del cattolicesimo, anche si qui siede il vicario di Cristo,
a Roma abbiamo anche la sedia del diavolo! Direi proprio che non ci facciamo
mancare niente. Per trovarla dobbiamo percorrere la via Nomentana che da un
paio di anni è servita da una splendida pista ciclabile. Prima di arrivare al
ponte che scavalca la ferrovia per Firenze pieghiamo in via Tripoli, quindi la
prima a destra via Chisimaio ci porta in piazza Elio Callistio, che
originariamente si chiamava piazza Sedia del Diavolo, ma le proteste dei
residenti gli hanno fatto cambiare nome. Al centro della piazza si trova un
rudere di un sepolcro romano detto appunto “Sedia del diavolo”, cioè la tomba
di Elio Callistio, liberto di Adriano, formata da due camere sovrapposte. La
forma del sepolcro è quella di una gigantesca sedia, il fatto che si trovava in
aperta campagna, zona che era frequentata da sbandati di varie risme, da
briganti, questi vi accendevano fuochi sul far della sera. Questa visione
notturna a dato al resto archeologico questo nome di fantasia. Ogni anno a
Natale si popola delle figure del presepe, è un presepe bellissimo ricavato nel
luogo meno prevedibile della città, ecco un ossimoro, cioè un modo per
accostare due opposti termini come lucida follia, ghiaccio bollente o
convergenze parallele. Roma è anche questo.
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